Coinger, petizione contro la tariffa puntuale di bacino a Jerago

coinger tariffa puntuale marino

JERAGO CON ORAGO – «No a una Tarip gestita da pochi, a danno della popolazione». Dall’opposizione di Jerago con Orago parte la petizione popolare contro l’introduzione della tariffa puntuale di bacino per la tassa rifiuti che Coinger sta gradualmente applicando nei Comuni di competenza della provincia di Varese. 

La petizione 

Il gruppo “Gente di Jerago con Orago” ritiene che la gestione e la tassazione legata alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti deve essere basata sulla sostenibilità ambientale e sociale, sui principi di efficienza, di miglioramento dei servizi e di contenimento dei costi. «Invece la tariffa puntuale di bacino: elude la “clausola sociale” non consentendo di agevolare i nuclei familiari più numerosi, anzi penalizzando le famiglie a favore dei singoli. E non si uniforma al principio di progressività, gravando allo stesso modo su tutte le fasce sociali e non sulle possibilità economiche dei singoli, garantite dalla Tari che nel calcolo della tariffa teneva conto delle superfici dei locali». 
La raccolta firme è aperta a tutti i cittadini dei Comuni dell’area Coinger. I primi due gazebi di Gente – che nel suo notiziario ha definito la tariffa puntuale al pari di come il ragionier Fantozzi giudicava la corazzata Potëmkin – si terranno domani in piazza Mazzini a Jerago e domenica in piazza mercato. 

Inutile complicazione 

Le percentuali di raccolta differenziata al 78% dei comuni del bacino Coinger mostrano risultati virtuosi, già con l’attuale gestione. «Per questo – sostiene il gruppo consigliare guidato da Salvatore Marino – non è necessario aumentare le tasse e complicare il sistema di raccolta, ma bensì bisognerebbe premiare i virtuosi, semplificare e migliorare il servizio». Secondo la minoranza jeraghese  la Tarip deve essere basata sul solo calcolo del sacco viola, la parte non riciclabile dei rifiuti soliti urbani quella che allo stato attuale non è possibile recuperare (rifiuto secco o indifferenziato). «Il principio “chi inquina paga” tradotto da Coinger in “più rifiuti produci e più paghi” penalizza di fatto chi si adopera per la differenziazione delle frazioni. Diversamente il “chi inquina paga”, dovrebbe essere inteso come “meno differenzi e più paghi”». 
Infine chiedono che la tariffazione della raccolta rifiuti debba continuare ad esser gestita dai singoli Comuni soci di Coinger, «in accordo con il principio dell’autonomia dell’ente locale», e che il costo del servizio debba essere discusso e approvato nell’ambito dei consigli comunali, «per garantire maggiore trasparenza e vicinanza alle esigenze dei cittadini». 

coinger tariffa puntuale marino – MALPENSA24