Coinger, al via la tariffa puntuale dei rifiuti in 22 comuni. «Ora si volta pagina»

Da sinistra, l'amministratore unico di Coinger Fabrizio Taricco, il presidente dell'assemblea dei sindaci Giorgio Ginelli e il direttore generale Paride Magnoni

SUMIRAGO – Prende ufficialmente il via il progetto della tariffa puntuale di bacino del Coinger. La gara per la gestione del servizio rifiuti, un bando da oltre 52 milioni di euro per 7 anni, è stata indetta nei mesi scorsi e dovrebbe portare in autunno all’affidamento del servizio. La tariffa entrerà in vigore a partire dal 2023, fin da subito in 15 comuni: si pagherà in base ai rifiuti prodotti. «Ora si volta pagina – annuncia l’amministratore unico Fabrizio Taricco – per Coinger inizia una storia nuova con 22 comuni, con un progetto innovativo e sfidante. Siamo pronti ad offrire ai nostri utenti una nuova opportunità».

La rivoluzione

La tariffa puntuale di bacino sarà una vera rivoluzione: sarà direttamente Coinger, e non più i comuni, ad occuparsi della fatturazione delle “bollette” della Tari. Il primo step è l’appalto da oltre 52 milioni di euro, che scade il prossimo 25 agosto: affiderà il servizio di raccolta e trasporto per 7 anni, con possibilità di proroga per altri due e mezzo, ad un nuovo gestore. Nel 2022 ci sarà la fase di misurazione dei rifiuti: agli utenti dei 22 comuni aderenti verranno distribuiti i nuovi “mastelli”, i contenitori modulari per la raccolta differenziata (nuovi bidoncini dotati di “chip” Rfid per l’umido, il vetro, la carta e l’indifferenziato, mentre i sacchi rimarranno solo per la plastica), che serviranno a determinare la tariffa del servizio. «Impensabile pesare le quantità di rifiuto – afferma il direttore generale di Coinger Paride Magnoni – lavoreremo per volumi». Cambieranno anche le frequenze di ritiro: plastica e carta diventeranno settimanali, mentre il “viola” in prospettiva quindicinale.

Si paga in base ai rifiuti prodotti

«Tutti pagheranno in base a quello che producono» sottolinea il presidente dell’assemblea dei sindaci Giorgio Ginelli. Sarà un sistema «dinamico, più equo, più sostenibile, più responsabile e con una tariffa più proporzionata», senza più distinzione tra utenze domestiche e non domestiche. «Gli utenti saranno protagonisti – rivela Magnoni – potranno compiere scelte che ridurranno la quantità di rifiuti prodotti». Già al 78% di raccolta differenziata e nella top ten delle aggregazioni nazionali, Coinger punta ad un «salto di qualità in termini di contenimento della produzione rifiuti e di una più equa ripartizione dei costi, con politiche per contenere l’incremento dei costi».

Il test

Coinger si basa anche sulla sperimentazione effettuata a Morazzone «con ottimi risultati»: quasi dimezzato il rifiuto indifferenziato del “sacco viola”, emerso circa un 10% di utenza “sommersa” che non pagava la Tari, mentre «non si è rilevato un incremento del fenomeno di abbandono dei rifiuti», come fa notare l’assessore morazzonese Walter Ghiringhelli, che fa parte del comitato di controllo insieme ai sindaci di Casale Litta (Graziano Maffioli, coordinatore), di Crosio della Valle (Marco Bortolussi) e di Solbiate Arno (Oreste Battiston). Ginelli ha rivolto anche un pensiero a Mario Vavassori, assessore a Sumirago recentemente scomparso, che «sarebbe fiero di essere qui».

Chi aderisce e chi no

Sono 22, sui 25 soci dell’ex consorzio, i comuni che hanno deciso di aderire al “new deal” di Coinger: 15 subito, mentre dei 10 “ribelli” che nel 2019 si erano portati «in posizione critica», come ricorda Ginelli, attuale assessore ai lavori pubblici a Jerago con Orago, sono solo tre (Gazzada, Brunello e Carnago) gli “irriducibili” che hanno optato per il recesso dalla Srl. Altri tre (Bodio, Oggiona e Cavaria) aderiranno dal 2023 e in quattro (Albizzate, Azzate, Buguggiate e Mornago) hanno sottoscritto un impegno per aderire alla tariffa puntuale di bacino, se lo riterranno opportuno, dal 2026, ma nel frattempo parteciperanno agli investimenti e alla fase di “misurazione” dei rifiuti. «Ai 10 comuni che avevano votato contro al progetto sono state proposte soluzioni per una diversa tempistica d’ingresso – rimarca Ginelli – aver compattato 22 comuni è una soddisfazione, ma Coinger non è una caserma, e se qualche socio è totalmente dissenziente è libero di andarsene».

Le puntualizzazioni

Qualche puntualizzazione, dopo le «frizioni e prese di posizione» degli ultimi due anni, ci tiene a farla anche l’amministratore unico Fabrizio Taricco: «La società si è sempre mossa secondo le indicazioni dell’assemblea, senza mai imporre una linea o fare pressioni. È inaccettabile che qualcuno parli di gestione opaca: c’è sempre stata massima trasparenza, solo per la tariffa puntuale sono stati fatti più di 80 incontri con i comuni e sono sempre stati condivisi tutti i passaggi. Coinger ha sempre operato in favore dei comuni e dei cittadini». Rispetto agli investimenti per l’avvio del progetto di tariffa puntuale, Taricco chiarisce che «le nuove attrezzature sono indispensabili per attivare il servizio, con la misurazione che sarebbe utilissima a prescindere dalla nuova tariffazione» e che la nuova sede «serve perché quella attuale ha uffici piccoli, non in grado di accogliere l’utenza e di ospitare riunioni. Un costo che verrà ammortizzato in più di 30 anni, che incide pochissimo sui cittadini».

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