Comerio Ercole, lo Spazio Farioli ricorda i deportati con le fotografie di Cozzi

comerio ercole spazio farioli

BUSTO ARSIZIO – Gli oggetti diventeranno protagonisti, prendendo voce per raccontare un passato incancellabile nei campi di sterminio. Come ogni anno l’associazione Spazio Arte Carlo Farioli, in occasione dell’anniversario della deportazione dei lavoratori della “Comerio Ercole”, parteciperà al programma degli eventi con un’esposizione. Si tratta di “Rumori del dolore”, mostra fotografica di Giuseppe Cozzi che sabato 18 gennaio verrà inaugurata alle 16 nella sua sede nella sede di via Silvio Pellico e proseguirà fino al 26 gennaio. Sarà possibile visitarla da giovedì a sabato dalle 16.30 alle 19, alla domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.

Occhiali, scarpe e barattoli di latta

Le opere selezionate racconteranno testimonianze di un passato incancellabile nei campi di sterminio, visitate e filtrate dalla sensibilità dell’artista. A diventare protagonisti e prendere voce saranno oggetti come occhiali, scarpe e barattoli di latta accatastati.
Gianfranco Maris, militante nelle file del Partito comunista clandestino e poi della Resistenza milanese, aveva ventitré anni quando da Fossoli, dove la Repubblica Sociale Italiana aveva allestito un campo di prigionia, venne trasferito in Austria, a Mauthausen. Nel suo libro testimonianza scrisse: “Ricordo come fosse adesso che in quel momento una cosa soltanto dominava su tutto: il rumore. Il rumore di queste sorsate, che sembravano la musica di tanti maiali gettati contemporaneamente nel truogolo”.
Le immagini di Cozzi colgono queste sensazioni: per un attimo diventano realtà e si animano mentre i rumori, nel silenzio, si fanno musica assordante. Verranno esposti anche scorci e crude vedute, che il fotografo ha documentato e interpretato attraverso le proprie emozioni: non sono solo fotografie, ma pensieri e riflessioni che il filo spinato annoda per non dimenticare.

Gli scatti sui monumenti celebrativi di Milano

Giuseppe Cozzi è nato a Milano nel 1957. Appassionato da sempre di fotografia, e abituale frequentatore di quella in bianco e nero, ha allestito la sua prima mostra in Valganna nel 2010, alla quale sono seguite esposizioni personali e collettive a Legnano, Castellanza, Mantova, Venezia, Busto Arsizio, Castellazzo di Bollate, Varese, Arles, Grenoble e Canegrate. Con l’Afi (l’Archivio Fotografico Italiano) ha preso parte alle edizioni 2016 e 2017 del Festival Fotografico Europeo e alla realizzazione di volumi ispirati al territorio lombardo e non solo. Di recente, con scatti sui monumenti all’aperto celebrativi di Milano e per il libro “Rott’amati – Virtù e limiti della vecchiaia”, ha collaborato con lo scrittore Pino Landonio. Ha inoltre partecipato, nello scorso mese di novembre, alla pubblicazione della raccolta di poesie “Ul pedàgn su‘na cardèga”, della canegratese Annunciata Colombo.

comerio ercole spazio farioli – MALPENSA24