Per un weekend la comicità di Gianfranco D’Angelo è protagonista a Busto

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BUSTO ARSIZIO – Per un weekend la comicità di Gianfranco D’Angelo è protagonista nei teatri di Busto Arsizio. Oggi, sabato 25 gennaio, in quello di Sant’Anna andrà in scena alle 21, con i DiVinAttori, il suo copione de “Il padre della sposa”; domenica 26 l’attore e conduttore, mattatore della mitica trasmissione Drive In, sarà invece al Sociale alle 17.30 per interpretare “Sul lago dorato” insieme a Sandra Milo e Fiordaliso.

Una commedia a scopo benefico

“Il padre della sposa” nasce da un’opera di Caroline Francke, che rielaborò l’omonimo racconto di Edward Streeter. Negli anni Cinquanta divenne un film con Spencer Tracy al quale seguì, negli anni Novanta, un remake con Steve Martin; nei primi anni Zero la commedia è stata portata a teatro da Gianfranco d’Angelo.
«A fine 2018 era qui a Busto per uno spettacolo», ha raccontato Igino Portatadino, vicepresidente di Anffas e componente dei DiVinAttori. «La nostra regista e scenografa, che l’aveva incontrato, lo invitò a una cena insieme a noi: in quell’occasione ci permise di usare il suo testo». Scopo dello spettacolo, che verrà rappresentato per gentile concessione di Mtp Concessionari Associati, è raccogliere fondi per le Cuffie Colorate, associazione che si occupa di sport per disabili. La trama è incentrata sulle vicende di un padre geloso, che cerca in tutti i modi di impedire il matrimonio della figlia.

Tre generazioni a confronto

“Sul lago dorato” narra di un professore in pensione che, alla vigilia dei suoi ottant’anni, ospita la figlia e il nipote nella sua villa nel New England. Tra il vecchio e il ragazzo, dopo le schermaglie iniziali e l’immancabile conflitto generazionale, nasce un grande affetto che continuerà ben oltre quell’estate. La commedia divenne celebre perché nel 1981 fu portata sullo schermo dal regista Mark Ridell con l’interpretazione di due mostri sacri, Henry Fonda e Katharine Hepburn, che vinsero l’Oscar.
Si tratta di un’opera che coinvolge tre generazioni: la ricchezza dei dialoghi, che proviene dalla situazione affettuosamente conflittuale tra i personaggi, e il linguaggio del protagonista maschile, completamente spiazzato dal nuovo e moderno modo di parlare adottato dal nipote, creano di continuo situazioni di divertente conflitto. Ma è anche e soprattutto uno sguardo a mondi diversi che si ritrovano al di là delle convenzioni sociali e delle età, in una commedia ironica e sentimentale che ha fatto sognare tanti spettatori.

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