Legnano, Comitato Legalità: «Grave che a scegliere i candidati sia sindaco inquisito»

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LEGNANO – Anche se non è affatto ufficiale ed anzi il segretario cittadino della Lega l’ha liquidata a Malpensa24 come «una bufala», l’ipotesi che il centrodestra legnanese candidi a sindaco il medico Piermarco Locati è già motivo di polemica. Non certo per la persona – Locati è uno stimato professionista in pensione, classica espressione della società civile, fino ad oggi estraneo alla politica – quanto per le modalità con cui sarebbe stato scelto, ovvero un incontro con l’ex sindaco Gianbattista Fratus, tuttora a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Piazza pulita” ma anche segretario provinciale del partito di Salvini. «Niente di sbagliato è stato fatto, nulla è cambiato e, soprattutto, nulla cambierà» osserva tra l’ironico e lo sconsolato Antonio Guarnieri, presidente del Comitato Legalità a Legnano (nella foto, una manifestazione del comitato).

Guarnieri: «Fratus sempre difeso dalla Lega»

«I vertici nazionali del movimento – rileva Guarnieri, ex leghista proprio della sezione di Legnano – hanno sempre incredibilmente difeso e giustificato il geometra castanese, nonostante il disastro politico di cui si è reso protagonista insieme ai suoi assessori di fiducia e soprattutto nonostante le intercettazioni che hanno evidenziato in modo inequivocabile una condotta amministrativa moralmente ed eticamente inaccettabile. Oggi, con il processo penale ancora in corso e in attesa della sentenza definitiva del TAR sul merito della questione amministrativa, Fratus viene indicato come il soggetto responsabile delle candidature in quota Lega. Colui che ci ha involontariamente resi partecipi di un celebre “casting” nel quale ricercava “incompetenza e ubbidienza” trovando nella moglie del segretario cittadino Gramegna la soddisfazione dei requisiti, sceglierà personalmente il prossimo candidato sindaco del centrodestra a Legnano e compilerà a quattro mani con Gramegna la lista elettorale del movimento».

«Facce nuove, ma soliti metodi»

Il presidente del Comitato Legalità a Legnano porta a riprova di ciò il fatto che il candidato «del momento» del centrodestra, il citato dottor Locati, «sarebbe stato dichiarato papabile dopo una “cena fuori porta” proprio in compagnia di questi due soggetti (Fratus e Gramegna, nda). E possiamo solo immaginare con quali criteri. Il principio del “voglio solo che se dico A faccia A” rischia di diventare la caratteristica dirimente nell’individuazione della squadra di governo della Lega per le prossime elezioni. Come presidente del Comitato Legalità – prosegue Antonio Guarnieri – esprimo profonda preoccupazione per lo scenario che si sta delineando e invito tutte le forze politiche sane della città a mobilitarsi per informare i cittadini su quello che sta avvenendo e chiarire in modo netto e trasparente che dietro le presunte “facce nuove” che ci verranno presentate dal centrodestra e le liste sedicenti civiche ad esso collegate in modo più o meno palese, ci sono gli stessi volti. Magari con le stesse intenzioni».

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