Congresso Lega Varese: Saraceno ritira la candidatura. Pesa il passato in CasaPound

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VARESE – Colpo di scena alla vigilia del congresso cittadino della Lega: Anna Saraceno ha ritirato la sua candidatura a segretario. E così i pretendenti alla guida del partito a Varese saranno due: Marco Bordonaro e Magda Aspesi.

Passo indietro: perché?

Arriva a sorpresa e, in apparenza senza motivo, il passo indietro di Anna Saraceno. La candidata alla segreteria cittadina, nell’annunciare la sua decisione a poco più di 24 ore dalla rito congressuale di domani (sabato 22 ottobre), limita le dichiarazioni ufficiali. «Dopo una riflessione con le persone che sostengono la mia candidatura, ho valutato di ritirare la mia candidatura. Resta la convinzione che si possa dare una svolta nella conduzione della sezione. Per questo sosterrò e sosterremo Magda Aspesi. Sono convinta che un segretario donna possa dare una svolta e una scossa positiva alla Lega di Varese».

Ala destra

In realtà però, si dice che l’uscita di scena di Saraceno sia dovuta al recente passato politico della candidata. Anna Saraceno, infatti, prima di entrare in Lega, è stata un’esponente di Casa Pound e nel 2018 è stata anche candidata alle politiche per movimento che ha come simbolo la Tartaruga con carapace ottogonale. E proprio questa militanza, sbilanciata molto a destra, pare abbia fatto storcere il naso a più di un leghista. Saraceno, stuzzicata sul tema, tace e ribadisce le sue convinzioni leghiste e la necessità di una svolta “rosa” alla guida del Carroccio.

A Bordo

Con il ritiro della candidata salta così la tattica della “morsa a tenaglia” all’attuale commissario e candidato alla segreteria Marco Bordonaro. Ora, infatti, si giocherà una partita (quasi) secca: che potrebbe finire al primo giro qualora uno dei due pretendenti incassasse il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Ma sarà anche più semplice leggere il flusso di voti, visto che Aspesi ingloberà i sostenitori della Saraceno.

Quale Lega

E il faccia a faccia sarà anche la sfida tra il Carroccio che arriva dalla tradizione (fatta di lunga militanza o – per dirla alla Giorgetti – del militante ignoto che giorno dopo giorno, anno dopo anni, tessera dopo tessera, risale l’alveo del partito) e la nouvelle vague di chi spariglia le sovrastrutture del partito. Se vogliamo un confronto tra la Lega 2.0 (quella che, dopo le scope, ha messo a punto – con le ultime elezioni – la rivoluzione salviniana) e il “metaverso” leghista, «più liquido» (dice qualcuno); «una realtà aumentata, attuale e che già avanza», commenta qualcun altro. Di certo domani, 22 ottobre, si capirà se il Carraccio varesino “salirà a Bordo” (come tutti chiamano Marco Bordonaro) o segnerà, scegliendo Aspesi, comunque un cambio di direzione da osservare.