Consegnate 10 Medaglie d’Onore a legnanesi internati nei lager nazisti

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LEGNANO – Il prefetto di Milano, Renato Saccone, ha consegnato questa mattina, domenica 6 marzo, 54 Medaglie d’Onore concesse, con decreto del presidente della Repubblica, a cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, e ai familiari dei deceduti. La cerimonia (nelle foto) si è svolta nel Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, in via Conservatorio 12. Alla cerimonia è intervenuta la senatrice Liliana Segre, oltre alle massime autorità cittadine e ai sindaci dei Comuni di residenza dei congiunti degli insigniti.

I cittadini del Legnanese ai cui famigliari è stata consegnata la Medaglia d’Onore sono Giuseppe Basso e Angelo Marazzini di Parabiago; Mario Carnevali e Alfredo Lattuada di Legnano; Luigi Castiglioni di Canegrate; Pietro Colombo, Mario Morelli e Virginio Zucchetti di San Giorgio su Legnano; Giovanni Malacrida di Cerro Maggiore; e Bruno Trazzi di Inveruno.

Le medaglie d’onore riportano su una faccia lo stemma della Repubblica italiana con intorno la scritta “Medaglia d’Onore ai Cittadini Italiani Deportati ed Internati nei Lager Nazisti 1943-1945” e sull’altra il nome e cognome dell’internato o del deportato dentro un cerchio di filo spinato. Si concedono ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

Radice, Berra e Cecchin: «Doveroso fare memoria»

«Facciamo memoria dei cittadini scomparsi e internati nei lager nazisti – ha commentato il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice – perché se è successo, può succedere di nuovo. E in queste giornate di grande dolore per la guerra in corso in Ucraina dobbiamo ricordarcene ancora di più: la libertà va conquistata ogni giorno». Gli ha fatto eco Nuccia Berra, primo cittadino di Cerro Maggiore: «In questi giorni dove riecheggiano i suoni della guerra sul suolo europeo questa cerimonia sia di monito a tutti».

Per Walter Cecchin, sindaco di San Giorgio su Legnano, è stato «emozionante incontrare e ascoltare le parole dei ricordi dei parenti e il discorso di una donna speciale come la senatrice Liliana Segre, che ogni volta mi stupisce per lucidità e coerenza delle sue parole. Ringrazio i parenti degli insigniti per la partecipazione, a loro il ringraziamento di tutta la comunità sangiorgese. Oggi più che mai, in questi terribili giorni di guerra, sento la mancanza di questi “saggi dai ricordi lontani” che possano raccontare alle giovani generazioni, che non hanno coscienza, che cosa siano le atrocità della guerra. Oggi – conclude Cecchin – ho cantato insieme ai tanti presenti il nostro inno nazionale con la mano sul cuore e il pensiero di pace».

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