«Consiglio urgente a Legnano su Accam»: d’accordo solo 2 consiglieri, ne servono 5

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LEGNANO – È caduto nel vuoto, o quasi, l’appello lanciato ai consiglieri comunali di Legnano da Franco Brumana, capogruppo del Movimento dei Cittadini, per sottoscrivere la richiesta di convocare un Consiglio comunale sulla questione Accam. L’unico ad aver aderito alla richiesta è l’altro consigliere civico Franco Colombo, mentre gli altri gruppi di opposizione si sono dissociati dall’iniziativa: al termine della riunione di ieri sera, venerdì 8 gennaio, i segretari della coalizione di centrodestra hanno comunicato a Brumana la decisione di non accogliere la sua proposta, senza fornire motivazioni. Alla riunione hanno partecipato Roberta Paparatto (Forza Italia), Francesco Terreni (FdI), Mirko Gramegna (Lega) e, per la Lista Toia Sindaco, il capogruppo Francesco Toia.

Il centrodestra snobba l’appello di Brumana

Nel suo appello, Brumana ha ribadito che «la questione del dissesto di Accam, dell’accanimento con cui si mantiene in vita questa società, delle responsabilità di chi ha dissipato il suo capitale, delle scelte di politica locale dei rifiuti e della tutela degli interessi dei cittadini legnanesi è trattata mantenendo disinformato il Consiglio comunale. È complessa e sono in corso manovre strane e difformi dalle linee di indirizzo dettate dal Consiglio. Occorre che il Consiglio assuma informazioni in modo serio ed autonomo per poter assumere successivamente decisioni a ragion veduta. Per queste ragioni chiedo ai consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione di sottoscrivere la convocazione del Consiglio, tralasciando per un attimo le piccole cose e il confronto polemico». A tale Consiglio avrebbero dovuto essere invitati il presidente del cda di Accam e l’amministratore unico di Amga in qualità di relatori, per riferire informazioni e valutazioni su una lunga serie di temi inerenti il consorzio, l’inceneritore di Borsano e la gestione dei rifiuti nel territorio. Il consigliere civico ha chiesto inoltre «che vengano acquisiti e trasmessi ai consiglieri comunali il bilancio del 2019 di Accam, anche se non ancora approvato, la manifestazione di interesse di Amga, sia nel suo testo primitivo che negli aggiornamenti che si sono susseguiti, i verbali delle assemblee e dei comitati di controllo analogo di Amga e di Accam del 2020, nonché l’ulteriore documentazione e le informazioni riguardanti il finanziamento erogato ad Accam da Ecoeridania, il contratto con Europower, la contestazione a questa società della responsabilità per l’incendio avvenuto all’inizio del 2020, gli accordi transattivi proposti ad Europower e i contatti con Cap Holding.

«Ha vinto l’omertà»

Per la convocazione del parlamentino cittadino, ai sensi del regolamento occorrono le firme di 5 consiglieri (“almeno un quinto dei consiglieri – in tutto 24 – o del sindaco”); ma mentre i 15 di maggioranza tacciono, dei 9 di opposizione, come detto, solo il capogruppo della lista Franco Colombo Sindaco ha dichiarato il suo appoggio a Brumana. Con buona pace del «doveroso senso delle istituzioni, la capacità politica, lo spirito innovativo, che dovrebbe caratterizzare i numerosi giovani consiglieri, e il rispetto dell’art. 12 dello statuto che dispone “ogni consigliere rappresenta l’intera comunità ed esercita le sue funzioni senza il vincolo di mandato”» invocati dal consigliere del Movimento dei Cittadini. Che commenta: «Sul disastro economico e soprattutto etico di Accam, sulle responsabilità di chi ha dilapidato i soldi pubblici e sulle manovre in atto per risanare i conti in rosso di questa società a spese soprattutto dei cittadini legnanesi si è consolidata un’impressionante omertà. La maggioranza – ricorda – si è resa disponibile a informare il Consiglio comunale solamente tramite un incontro nella commissione bilancio con il management di Accam, che non può offrire alcuna garanzia di oggettività. I segretari delle forze politiche della coalizione di centrodestra hanno disposto una radicale inversione di rotta rispetto alle dichiarazioni rese in Consiglio comunale. Per ora non hanno fornito motivazioni. Questo silenzio rende plausibile che l’improvvisa giravolta sia dovuta a un intervento imperativo dall’alto dei loro partiti».

Toia: «Ora le priorità sono altre»

In giornata Carolina Toia, capogruppo della Lega Salvini Premier, è intervenuta per osservare come «Accam è un tema certamente da affrontare e importante per noi, ma in questo preciso momento la priorità è un’altra e si chiama legalità» riferendosi al caso Fregoni, alla nomina da parte dell’Amministrazione Radice di un social media manager e ai lauti contributi elargiti alle associazioni cittadine.

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