Contagio in discesa, si pensa alla Fase 2: «Graduale». Riparte anche Pedemontana

MILANO – «Stiamo vedendo i risultati dell’impegno dei lombardi, dei comportamenti individuali che ci consentono di controllare la diffusione del virus». Così l’assessore al bilancio di Regione Lombardia Davide Caparini commenta i dati di oggi, lunedì 20 aprile, del contagio da Coronavirus che continuano a segnare un miglioramento, verso quella discesa che lascia sperare di poter essere «quasi fuori dall’emergenza», come arriva a sbilanciarsi l’assessore. Ecco che si può guardare con sempre più attenzione verso la “Fase Due”, la ripartenza delle attività. Sarà «graduale e in sicurezza» garantiscono i vertici regionali. E sarà sospinta dal “piano Marshall” da 3 miliardi di investimenti, mentre con i 350 milioni di ricapitalizzazione di Serravalle si potrà finalmente far ripartire il cantiere per il completamento della Pedemontana, che mobiliterà un’opera pubblica che vale 2 miliardi e mezzo di euro. Un investimento che per Regione diventa ancor più strategico per la ripartenza.

Il riepilogo dei numeri

I numeri effettivamente migliorano a vista d’occhio. Rispetto a ieri i contagiati sono 735 in più, a fronte di 6.331 nuovi tamponi effettuati. Meno di ieri e ancor meno di due giorni fa, ma la quota di positivi rimane in linea con quelle degli ultimi giorni. Calano ancora i numeri dei pazienti ricoverati, sia quelli collocati nelle terapie intensive (meno 21, con il totale che scende a 901), sia gli altri ospedalizzati (204 in meno di ieri, in tutto 10.138). In linea con il dato degli ultimi giorni anche il numero dei decessi: nelle ultime 24 ore altri 163 pazienti non ce l’hanno fatta, arrivando al totale di 12.376.

I dati nelle province

Si stabilizzano anche i numeri sui territori. Oggi, 20 aprile, solo Milano ha un incremento a tre cifre: più 287, per un totale che supera i 16mila contagiati. Frena la crescita in provincia di Varese: più 38 casi positivi, con il totale che sale a 2.196.

Verso la Fase 2

«La principale preoccupazione che ho e continuerò ad avere sempre è la tutela della salute miei cittadini. Non li spingerò mai a fare iniziative che possano metterli in pericolo – lo assicura il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, intervistato in Tv sulle riaperture – mi atterrò alle indicazioni degli esperti che possono fare della giuste valutazioni. Quello che temo, e lo hanno detto tanti esperti, è che noi dovremo per un periodo di tempo, finché non ci sarà una medicina per curare questo virus o un vaccino per prevenirlo, conviverci». Anche perché gli esperti parlano di 14-16 mesi per avere il tanto atteso vaccino contro il Covid-19, come ricorda Caparini: «Ci saranno precauzioni da adottare. La riapertura sarà graduale, all’insegna della salute pubblica, della salvaguardia di ognuno di noi e del rispetto del prossimo, all’insegna delle 4 D. Una fase in cui i dispositivi di protezione individuali saranno fondamentali».

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