«Fa’ balà l’oeucc». Il comandante spiega il controllo del vicinato a Sumirago

sumirago controllo vicinato programma

SUMIRAGO – «Come dice un proverbio giapponese, “non puoi pensare che casa tua sia sicura se non lo sono le strade del tuo villaggio”. È lì che si deve intercettare il malintenzionato». Venerdì 21 giugno Alfonso Castellone, comandante della polizia locale di Olgiate Olona, ha illustrato a Villa Molino il programma del controllo del vicinato. Iniziativa per la sicurezza approvata a marzo in consiglio comunale, è stata promossa a Sumirago da Lega e Movimento Nazionale per la Sovranità.
L’assemblea pubblica si è svolta alla presenza del vicesindaco Yvonne Beccegato, di Daniele Zorzo e Marilena Cunati, segretario cittadino e capogruppo consiliare della Lega, di Alessio Di Modugno, coordinatore cittadino di Mns e dei vertici locali delle forze dell’ordine.

Controllo informale costante

Il progetto prevede la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per la promozione della sicurezza urbana attraverso un controllo informale costante, e segnalazioni qualificate, da parte dei primi. «I ladri sono sempre esistiti in ogni comunità umana. Bisogna solo fare in modo che la loro attività sia ridotta al minimo. Questo avviene semplicemente prestando attenzione, con il residente che diviene una sentinella, un guardiano naturale», ha spiegato Castellone. «Non si tratta di ronde o pattugliamenti volontari: il controllo del vicinato consiste nel conoscersi, e mettere i propri occhi e le proprie orecchie a disposizione delle forze di polizia, chiamando il 112».

Non è un “dagli agli stranieri”

«Non è un “dagli agli stranieri”, ma una comunità in cui ci si conosce, indipendentemente dalle differenze di credo: se so che il mio vicino mi darà una mano mi sento più sicuro». Nata negli anni Sessanta negli Stati Uniti per poi diffondersi nei Paesi anglosassoni, la “neighborhood watch zone” è arrivata in Italia nel luglio del 2000, a Caronno Pertusella, e ora coinvolge 440 Comuni. I simboli esposti avvertono che i vicini osservano ogni movimento sospetto e, facendo riferimento a un coordinatore, informano polizia e carabinieri sulla base di precise nozioni e metodologie concordate con loro. Insomma, la regola è “fa’ balà l’oeucc”: «bisogna cambiare atteggiamento, è un modo di essere: continuo con ciò che faccio tutti i giorni, ma presto attenzione».

A Scampia viene fatto benissimo

Il buon vicino è il migliore strumento di prevenzione: «A Bari Vecchia, Scampia e Quarto Oggiaro il controllo del vicinato funziona benissimo: è solo che sono i cattivi a farlo», ha osservato Castellone. «Bisogna inoltre scardinare un vizio italiano, il “non è un problema mio”, e trasformarlo in “mi interesso”. Guardando bene in strada quando usciamo per le attività quotidiane, o ascoltando cosa succede nel nostro quartiere. Non isoliamoci, l’isolamento rende vulnerabili». L’associazione è apolitica, apartitica e trasversale, con preferenza a collaborare con sindaci e amministrazioni comunali. Specialmente in vista dei futuri patti per la sicurezza in provincia di Varese, che definiranno i compiti di carabinieri, polizia e primi cittadini, di cui è stata inviata ai Comuni una bozza predisposta dalla prefettura. «L’unica perplessità è se il sindaco vuole collaborare. Il vicesindaco è dalla nostra», ha commentato Cunati. A Sumirago le prime zone interessate dal controllo del vicinato sono via Monterosa e, nella frazione di Quinzano, le vie Della Valle e Mirabello.

controllo vicinato sumirago castellone – MALPENSA24