Il coraggio di investire per un futuro migliore

Le discussioni riguardanti il termovalorizzatore Accam riportano in primo piano la necessità di una franca discussione riguardo il nostro futuro. Perchè decidere sull’ambiente significa ipotecare il futuro dei nostri figli. Sono stati fatti molti passi riguardo la raccolta differenziata, anche se è necessario lavorare ancora per dare luogo ad un’effettivo e pieno riutilizzo delle materie prime riciclate e ad una efficace economia circolare. Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti indifferenziati si hanno da affrontare i problemi che derivano dal passato e la gestione della raccolta futura. Perchè non possiamo guardare serenamente al futuro senza progettare una bonifica delle discariche a cielo aperto. Bombe ecologiche a tempo, disastri ambientali preannunciati. Leggiamo dei tentativi di riaprire la discarica di Cerro Maggiore, distante una manciata di chilometri. Per la raccolta presente e futura dalle informazioni disponibili l’unica tecnologia già disponibile in grado di smaltire le enormi quantità della raccolta di rifiuti indifferenziati sono i termovalorizzatori. Dato che è motivante guardare gli esempi virtuosi, consiglio di leggere la notizia Ansa sul termovalorizzatore di Copenhagen -“Pista da sci sul tetto del termovalorizzatore di Copenhagen; Apre a dicembre sul nuovo impianto in centro città”- . Abbiamo esempi virtuosi anche in Lombardia. E’ pertanto dimostrato che è possibile conciliare questa tecnologia con il suo impatto sia economico che ambientale.  Ciò che serve è il coraggio di lavorare contro i preconcetti ed i fantasmi legati all’ignoranza sulla materia, di condannare duramente le prese di posizione personali che mirano al proprio vantaggio e non al benessere della collettività. Serve il coraggio politico di essere tutti uniti, maggioranza ed opposizione, in questo grande sforzo di rinnovamento degli impianti Accam, perché se ben gestita sarà una grande risorsa che darà benefici anche economici al nostro territorio. La scelta di chiudere il termovalorizzatore di Busto significa chiudere gli occhi sul fatto che i rifiuti saranno conferiti ad altri termovalorizzatori. Significa buttare milioni di euro che i cittadini hanno negli anni pagato per la sua costruzione, scappare e non affrontare il problema, nascondere la verità sul costo ambientale del conferimento dei rifiuti effettuato con centinaia di Autocarri ad altri impianti distanti decine di chilometri.  Perchè ormai i cittadini sono assuefatti al trasporto ed i suoi danni ecologici e non ci fanno più caso, così  quei politici abituati a ragionare a breve termine preferiscono questa soluzione evitando discussioni. Mi sorprendo degli amministratori locali che non affrontano il problema solo perché genera discussioni senza valutare che queste nascono per ignoranza sull’argomento. Prendiamo sempre esempio dai paesi cosi detti più evoluti. Quali paesi seppelliscono ancora i rifiuti sottoterra come si faceva duemila anni fa? In quali paesi si è così inefficienti nella gestione dei rifiuti e si concede l’accumulo di rifiuti in depositi temporanei che prima o poi vengon distrutti da incendi come recentemente accaduto a Milano?

Paolo Colombo
Consigliere comunale di Forza Italia  a Castellanza

 

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