BELLINZONA – Il Coronavirus ferma le elezioni Comunali in Canton Ticino. Erano attesi alle urne per il 5 aprile i cittadini delle principali città della Svizzera Italia, tra cui Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio e Chiasso. Il Consiglio di Stato ha deciso, nella sua seduta odierna, di prorogarle al mese di aprile 2021.
La decisione del governo
La decisione del Governo, sottolinea in una nota, «tiene conto della situazione straordinaria dichiarata dalla Confederazione e della difficoltà vissuta in questo momento dalla comunità ticinese che non permette di svolgere in serenità le procedure di voto». Soltanto per i costituendi Comuni di Verzasca e Tresa il Governo si riserva di organizzare le elezioni nel mese di ottobre 2020: l’eventuale convocazione sarà confermata all’inizio dell’estate. Per tutti gli altri l’appuntamento è tra 12 mesi.
Rischio ricorsi
Si tratta di una decisione che in alcune zone del Ticino «rischia di creare instabilità politica». A sottolinearlo è Mattia Sacchi, giornalista del Corriere del Ticino. «Non spetta a me giudicare la bontà di questa decisione sotto il profilo sanitario. Quello che è certo è che bisogna aspettarsi situazioni che faranno parecchio discutere, sicuramente a Lugano, dove 2 dei 7 componenti dell’esecutivo avevano già annunciato di non volersi ricandidare. Non mi stupirei se qualche candidato, che per mesi ha investito tempo e denaro per la propria corsa in Municipio, valutasse nei prossimi giorni la possibilità di presentare ricorso».
Sacchi sottolinea infatti che i tre partiti di maggioranza (Lega, Plr e Ppd) erano favorevoli al voto del 5 aprile. Soltanto i socialisti si erano schierati per il rinvio. «Resta il fatto che a due settimane dalle elezioni si tratta di una grave sospensione. Tanto più che qui in Canton Ticino da anni utilizziamo metodi alternativi al classico seggio, come il voto elettronico o per posta».