Coronavirus, ultimi voli dalla Cina all’alba a Malpensa. Ripartiranno, poi sarà blocco

MALPENSA – Blocco dei voli con la Cina, a Malpensa all’alba gli ultimi atterraggi dei collegamenti di linea. Ai passeggeri è stata misurata la temperatura almeno due volte ed è stata consegnata una scheda per “tracciare” tutti i movimenti previsti dopo l’arrivo. Gli aerei ora ripartiranno, come da frequenze schedulate. Poi però sarà stop, e non potranno rientrare a Malpensa, fino a nuovo ordine del governo. Una decisione presa in seguito ai primi due casi accertati di Coronavirus a Roma: due turisti cinesi della zona di Wuhan, marito e moglie di 67 e 66 anni, che erano arrivati a Malpensa lo scorso giovedì 23 gennaio. Dei quali si stanno cercando di ricostruire gli spostamenti. In aeroporto la preoccupazione cresce, e si moltiplicano mascherine e soluzioni, anche artigianali (vedi foto), per coprirsi bocca e naso.

Le disposizioni dell’Enac

Sono atterrati questa mattina, venerdì 31 gennaio, gli ultimi tre voli in arrivo dalla Cina prima dello stop ai collegamenti decretato dal governo Conte. I due voli di Air China da Pechino e Shanghai e quello della Cathay Pacific da Hong Kong, sono stati autorizzati da Enac ad atterrare a Malpensa, così come i voli in arrivo a Fiumicino. Gli aeromobili, informa l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) in una nota, «erano già in volo prima dell’emissione del Notam (Notice to Airmen) di sospensione di tutti i collegamenti aerei tra l’Italia e la Cina, su disposizione delle autorità sanitarie nazionali». Enac ha stabilito anche che gli aerei atterrati questa mattina «possono ripartire con a bordo i passeggeri programmati su tali voli». La nota si conclude invitando «tutti coloro che hanno voli prenotati per la Cina a contattare le compagnie aeree e gli operatori con cui hanno acquistato il biglietto per ogni informazione».

Le prescrizioni

Prima dello sbarco, i passeggeri sui voli atterrati dalla Cina all’alba sono stati raggiunti a bordo dai medici in tuta, mascherine e visiera, che hanno misurato la temperatura per due volte. Poi hanno consegnato il vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con residenza e spostamenti passati e futuri per ‘tracciare’ i passeggeri in caso di futuro contagio. Il vademecum è un foglio predisposto dal ministero della Salute con consigli in italiano e cinese sul da farsi nel caso in cui si presentassero nei prossimi giorni “sintomi respiratori” da possibile contagio con il coronavirus. Il documento invita, «se nelle due settimane successive al vostro ritorno in Italia si dovessero presentare alcuni sintomi respiratori come febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie, a scopo precauzionale» a «contattare il ministero della Salute al numero gratuito 1500». Ma anche ad «indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone; utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente».

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