Cortisonici tra Asia e Italia, a Varese i filmati della serata finale e le premiazioni

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VARESE – Si avvia alla conclusione Cortisonici 2020, che ha proposto una diciassettesima edizione con lo sguardo rivolto all’Estremo Oriente; preceduta alle 17.45 da “Il giorno in cui arrivarono Heidi e Goldrake”, sul cinema d’animazione giapponese d’annata, nella serata di oggi, sabato 29 agosto alle 21 si terrà, sempre alla tensostruttura dei Giardini Estensi, la terza e ultima somministrazione dei filmati in concorso, seguita dalle premiazioni finali.

Una piccola rivoluzione

«Il giorno in cui arrivarono Heidi e Goldrake fu, a suo modo, una piccola rivoluzione», hanno spiegato gli organizzatori del festival. «Chiassosa e colorata, ma da subito intercettata dagli organi di informazione che, non di rado, sollevarono voci preoccupate, quando non addirittura indignate. Chi erano e da dove uscivano quei robot enormi guidati da ragazzini, e quelle adolescenti abbandonate dai genitori che si innamoravano senza pudore? E perché stavano spazzando via senza sforzo Pluto e Paperino, Braccobaldo e Duffy Duck? Con che sortilegio inchiodavano i loro figli (noi) davanti alla televisione?». In un incontro, che è immaginato come una lunga chiacchierata inframmezzata da immagini e visioni ormai definibili d’epoca, Cortisonici proverà a rispondere anche a queste domande.

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Un pezzo di storia della televisione italiana

Il performer e curatore di mostre d’arte Luca Traini e il giornalista e scrittore Daniele Bernalda, entrambi varesini, faranno da guide in questo percorso a ritroso. Con la scusa della nostalgia si andrà ad indagare a fondo un pezzo di storia della televisione italiana in particolare, e del Paese tutto in generale. Un momento che, nel bene e nel male, ha segnato una parte importante nella formazione di una generazione che si è ritrovata adulta al voltare del millennio, e che è stata probabilmente l’ultima a nascere al di qua della rivoluzione digitale. Ad arricchire l’incontro, la collaborazione con il gruppo Mechapla di Varese, un gruppo di appassionati che ha portato il proprio amore per i robottoni dentro al modellismo: sarà un’esposizione di oggetti che solo qualcuno distratto e senza nostalgia potrebbe scambiare per giocattoli ma che, in realtà, assomigliano di più a una madeleine di fine secolo.

I corti in programma

Dalle 21 lo spazio della tensostruttura ospiterà l’ultima serata del concorso internazionale, a cui seguiranno le premiazioni: tre i premi, con il premio della giuria, premio del pubblico e premio dell’organizzazione. La chiusura dell’ingresso per i prenotati avverrà 5 minuti prima della proiezione. Nel caso siano presenti ancora posti liberi verrà consentito l’ingresso anche alle persone che non hanno prenotato.
Qui di seguito sono indicati i corti in programma alla terza somministrazione:

“Pendeja – Stupid” di Sebastián Torres (
Messico)
Graciela dovrebbe ricevere 7.000 pesos al mese come salario, eppure la sua paga effettiva ammonta a soli 90 pesos.

“Mateoren ama” di Aitor Arregi e Jose Mari Goenaga (Spagna)
Mari va a trovare sua madre nella casa di cura presso cui soggiorna, ma la madre sembra proprio non riconoscerlo.

“Short calf muscle” di Victoria Warmerdam (Olanda)
Anders è diverso da tutti gli altri, solo che non lo sa. Sì, è gay, ma cosa c’entra?!? La cosa che lui non vede, e gli altri sì, è tutt’altro.

“Fulmini e saette – Thunderbolts and lightning” di Daniele Lince
 (Italia)
La Donna Saetta può muoversi a velocità supersonica e teletrasportarsi, vigilando sulla città e sui suoi abitanti. Ma, per affrontare la vita di tutti i giorni, a volte i superpoteri non bastano.

“Driving lessons” di Marziyeh Riahi
 (Iran)
Secondo la legge in Iran, una donna per imparare a guidare deve sempre essere accompagnata da suo marito durante le lezioni di scuola-guida.

“Magic girl Nahana” di Lee Sooyeong
 (Corea del Sud)
Un ragazzo coreano sogna di diventare un super eroe…anzi no, una super eroina.

“Safiyyah” di Mattis Ohana Goksøyr (Norvegia)
Amir e Sarah si conoscono una sera in un locale, chiacchierano, si piacciono e lei lo invita a casa sua. L’imprevisto però è dietro l’angolo.

Da Goldrake a Tolkien, a Varese viaggio nella fantasia con il festival #InTenso

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