Varese Archeofilm, aprono le prenotazioni per i documentari ai Giardini Estensi

varese archeofilm documentari giardini

VARESE – Nonostante i problemi legati all’emergenza sanitaria si potranno ammirare in sicurezza i documentari di archeologia, arte, ambiente ed etnologia del festival “Varese Archeofilm”: sul sito del Museo Castiglioni, da lunedì 17 agosto, è attivo il sistema di prenotazioni per la rassegna internazionale che, come sempre, si svolgerà a settembre nella Città Giardino.

Il format da compilare

Come sempre i posti a disposizione per gli spettatori nella “tendo struttura” dei Giardini Estensi saranno gratuiti ma, per motivi sanitari, ridotti rispetto al consueto. Considerata la grande affluenza di pubblico delle edizioni precedenti, è stato realizzato un sistema per prenotarsi: sarà sufficiente compilare il semplice format presente in homepage e si riceverà in automatico un’e-mail con la conferma che il posto è stato riservato. La prenotazione non è obbligatoria ma consigliata se si vuol essere sicuri di non perdere la possibilità di assistere allo spettacolo. Saranno comunque disponibili, fino a esaurimento, alcuni posti per chi non abbia avuto la possibilità di effettuare la prenotazione.

Un sistema alternativo per le votazioni

Le norme antiCovid-19 hanno anche imposto di trovare un sistema alternativo alle schede cartacee per far esprimere al pubblico la propria preferenza ai filmati e assegnare il premio della giuria popolare. Quest’anno sarà possibile esprimere il voto per via telematica attraverso lo smartphone: le modalità saranno spiegate nel corso delle serate. La giuria tecnica, invece, assegnerà il premio “Alfredo Castiglioni”. Il rispetto delle regole di prevenzione e sicurezza per contrastare la diffusione del virus saranno assicurate dal personale messo a disposizione dal Comune di Varese che consentirà lo svolgimento in tutta tranquillità dei quattro giorni, da giovedì 3 a domenica 6 settembre, all’insegna del cinema documentaristico d’autore.

Filmati provenienti da tutto il mondo

Anche quest’anno non cambia la formula di Varese Archeofilm, festival giunto alla terza edizione e organizzato dall’associazione Conoscere Varese in collaborazione con il Museo Castiglioni, il Comune di Varese e Firenze Archeofilm.
Ogni serata vedrà la proiezione di due o più filmati provenienti da tutto il mondo, tradotti e doppiati in italiano, con la presenza di ospiti che approfondiranno le tematiche trattate. Gli appuntamenti saranno presentati da Giulia Pruneti, giornalista di Archeologia Viva, e Marco Castiglioni, presidente dell’associazione Conoscere Varese, direttore del Museo Castiglioni e organizzatore del festival.
I premi verranno consegnati da Dario Di Blasi, direttore artistico della rassegna. Varese Archeofilm gode del patrocinio dell’Università dell’Insubria, del contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus e della Camera di Commercio di Varese, nonché della consulenza scientifica del Ce.R.D.O (Centro Ricerche sul Deserto Orientale) e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Qui di seguito sono indicati gli appuntamenti delle quattro serate, che avranno inizio alle 20.30:

Giovedì 3 settembre

“Mostri e miti” di Carsten Gutschmidt (2018)
I draghi sono i mostri più celebri di tutti i tempi. In Europa, fin dal Medioevo, hanno rappresentato il male; nei paesi orientali simboleggiano fortuna e potere. Ma è davvero possibile che sia esistita una specie come questa? L’équipe del film va alla ricerca delle tracce dei draghi nel corso del tempo.

“Indagini in profondità – Il robot degli abissi” di Guilain Depardieu e Frédéric Lossignol (2017)
Nell’aprile del 2016, al largo delle coste di Tolone in Francia, una squadra di archeologi sta per inviare su di un relitto un robot umanoide chiamato “Ocean One”. Si tratta di una strana creatura, che sembra essere uscita da un film di fantascienza: i ricercatori californiani l’hanno sviluppata con quelli francesi per sostituire l’essere umano nelle immersioni negli abissi.

Durante l’evento si terrà un incontro/intervista con Irene Affede Di Paola, sinologa dell’Università dell’Insubria.

Venerdì 4 Settembre

“La memoria di un filo” di Franco Zaffanella (2019)
Il film nasce dalla curiosità atavica di replicare un aspetto della vita del Neolitico nella consapevolezza che la sperimentazione diretta sia la chiave necessaria per capire la cultura di un popolo. L’obiettivo è la realizzazione di un indumento, partendo dalla semina di piantine di lino; il progetto ha anche il valore aggiunto di riportare l’attenzione sui gravi abusi che l’uomo sta recando all’ambiente e, di conseguenza, alla biodiversità.

“Stonehenge bringing back the dead” di Nick Gillam-Smith (2013)
Un team guidato dal noto archeologo Mike Parker Person ha fatto alcune straordinarie scoperte, in grado di risolvere uno dei più grandi misteri della preistoria. Sotto il sito di Stonehenge sono sepolti numerosi corpi: nel film l’équipe analizza 63 di questi individui cremati oltre 5000 anni fa, scoprendo che facevano parte di un’élite di famiglie aristocratiche.

“La prossima Pompei” di Duncan Bulling (2019)
All’ombra del Vesuvio, un vulcano meno noto minaccia il territorio dei Campi Flegrei. Gli scienziati ottengono nuove informazioni su ciò che è accaduto nella vicina Pompei e proseguono gli studi sulla geologia unica di questo luogo. Riusciranno a scoprire se il terreno in continua evoluzione sta raggiungendo un punto di rottura? Un innovativo sistema di allarme eruzioni potrà impedire a Napoli di diventare la prossima Pompei?

Durante l’evento si terrà un incontro/intervista con Omar Larentis, antropologo fisico e paleopatologo dell’Università dell’Insubria.

Sabato 5 settembre

“Egitto: i templi salvati” di Olivier Lemaitre (2018)
Nel 1954 la costruzione di una nuova diga minacciava l’intera Nubia e oltre venti antichi santuari: alcuni templi furono smantellati in fretta e trasferiti su isole artificiali, altri furono spediti all’estero in città come Madrid, Torino o New York. Nel film, ricco di animazioni 3D, vengono presentati i documenti d’archivio che illustrano gli ingegnosi piani di salvataggio e le estenuanti operazioni di lavoro degli operai del cantiere.

“Ingegneria romana: città II” di José Antonio Muñiz (2018)
Il documentario descrive la capacità dei Romani di accettare e assimilare ogni tipo di conoscenza, indipendentemente dalla sua provenienza, per poi perfezionarla e applicarla alla realizzazione di prodigiose strutture architettoniche per edificare le straordinarie città dell’Impero.

Durante l’evento si terrà un incontro/intervista con Donatella Avanzo, egittologa e storica dell’arte.

Domenica 6 settembre

“Adulis. Cronaca della missione archeologica 2012-2013” di Alfredo e Angelo Castiglioni (2014)
Il Mar Rosso nell’antichità ebbe un’importanza paragonabile a quella delle Vie della Seta e dell’Ambra. Il porto di Adulis, sulla costa sud-occidentale, fu fin dall’epoca dei faraoni uno dei più importanti scali nei rapporti tra Africa orientale, India e Mediterraneo con uno sviluppo crescente in concomitanza con l’ascesa del regno di Axum. Il filmato illustra la proficua collaborazione di Eritrea e Italia in un grande progetto culturale, del quale nel 2021 si festeggeranno dieci anni di attività.

“Sulle tracce degli esploratori” di Alfredo e Angelo Castiglioni (2012)
Alla metà dell’800 le sorgenti del Nilo non erano ancora state scoperte: svelarne il mistero aveva fatto nascere un’accesa competizione tra gli esploratori europei e le società geografiche. Impossibile elencare tutti i viaggiatori che risalirono il Nilo e i suoi affluenti: tra loro si ricordano l’inglese Samuel Baker, il tedesco Georg Schweinfurth, e gli italiani Carlo Piaggia e Giovanni Miani che lasciarono dettagliate descrizioni delle popolazioni incontrate. I loro diari sono stati punti di riferimento delle spedizioni effettuate dai fratelli Castiglioni tra il 1960 e il 1965 lungo l’Alto Nilo Bianco. Il documentario mostra come riti e costumi dei gruppi etnici nilotici fossero rimasti pressoché immutati nel tempo.

Durante l’evento, che ospiterà proiezioni fuori concorso e la cerimonia di consegna dei premi Città di Varese e Alfredo Castiglioni, si terrà un incontro/intervista con Angelo Castiglioni, archeologo, etnologo, antropologo, scrittore, cineasta, documentarista nonché presidente Ce.R.D.O. e con Serena Massa, archeologa, docente dell’Università Cattolica, responsabile scavi archeologici di Adulis in Eritrea.

varese archeofilm documentari giardini – MALPENSA24