“Buongiorno” a Cortisonici, la vittoria nella selezione dei migliori filmati

cortisonici buongiorno selezione migliori 02
Massimo Lazzaroni, Tatiana Tascione e Matteo Angaroni

VARESE – È stato il “gioco di specchi” con Domenico Lannutti in “Buongiorno”, premio del pubblico 2006, a conquistare il primo posto nel Gran Galà con cui Cortisonici si è aperto ieri, giovedì 14 aprile, al cinema Nuovo di Varese. In occasione delle venti candeline del festival non solo si è tenuta la gara tra i migliori filmati presentati nel corso della sua storia, ma anche «del meglio del nostro peggio», questa volta ai Magazzini del TuMiTurbi, con la vittoria ex aequo per la sezione Inferno, destinata alle visioni più estreme o scorrette, di “New Era” e “Io, modestamente muoio”.

Omar Stellacci e Luca Traini (al centro) con Lazzaroni e Angaroni

Dalla videocassetta alle storie su Instagram

«Ti rendi conto quanto tempo è passato quando qualcuno del pubblico di chiede il “tubettone” di Cortisonici per farci una storia su Instagram», ha raccontato Massimo Lazzaroni, presente dalla prima edizione, che insieme a Tatiana Tascione e Matteo Angaroni ha condotto la serata. A portare sul palco la sagoma in cartone in precedenza utilizzata come simbolo del festival sono stati Luca Traini e Omar Stellacci, autori, il primo con Paolo Grosso e il secondo con Riccardo Banfi, rispettivamente di “La signora Tocalli” (che era stato inviato in videocassetta) e “Lasagna so good”, due corti «su un femminile che non irrompe». Come consuetudine a ciascuno spettatore – tra loro c’era anche il consigliere di Regione Lombardia Samuele Astuti – sono stati consegnati tre gettoni per votare le visioni in programma: “Buongiorno” di Melo Prino si è imposto, forte di 105 preferenze, sulle 100 di “The handyman” di Nicholas Clifford e sulle 96 di “Golden Love” di Pavlo Ostrikov.

Paolo Matteazzi, Andrea Minidio e Marco Odorico

Votazioni a base di garofani e arroganza

Nel caso del “lato oscuro” del festival i lanci di garofani da parte dei presenti hanno decretato quali fossero i pezzi da novanta della sezione Inferno. A illustrare i vari blocchi di proposte con “il peggio del nostro peggio” c’erano Paolo Matteazzi e Andrea Minidio che, con l’aiuto della traduttrice Roberta Silva, ha guidato in “lic” (lingua italiana al contrario, ma anche lingua di Satana e idioma ufficiale dello studentato di Biumo) le votazioni e lo “schiavo” Marco Odorico nella raccolta dei fiori.
Alla prima scrematura si sono affermati “L’invadenza di Azuzl” (su “Piscio” e “Bloody Sword”), “Tufty” (su “La carne è debole” e “Idee Armi”), “Scusa ma ci voglio cagare” (su “Zombie in a penguin suit”, “Ovunque trasmettimi” e “Kalinka”), “New Era” (su “Frenesi” e “Sluggish life”) e “Io, modestamente muoio” (su “Agnus Dei 70” e “Ode a verano”). Verso le tre di notte hanno trionfato alla seconda votazione «per arroganza», sostenuti dalle urla del pubblico, il quarto e il quinto, seguiti dal primo.
A chi ancora fosse rimasto ad assistere è stato quindi riservato «un colpo di coda»: la proiezione del corto scaccia-pubblico “Kaputt/Katastrophe”.

Il pubblico della sezione Inferno ai Magazzini del TuMiTurbi
cortisonici buongiorno selezione migliori – MALPENSA24