Covid, attenzione alta sulla variante Delta: 4 casi in provincia di Varese

astuti ats insubria regione

VARESE – Il virus frena in maniera sensibile, anche a fronte dell’avanzamento della campagna vaccinale. Ma non cala l’attenzione sul quadro generale della pandemia e in particolare sulla diffusione delle varianti. Soprattutto nei confronti della Delta, quella più preoccupante per la sua capacità di diffusione e infettare. Attualmente in provincia di Varese si contano solo 4 casi di positività alla variante Delta, intercettati con il test rapido a Malpensa e sequenziata nel laboratorio dell’Asst Sette Laghi diretto dal professor Maggi.

Controlli a tappeto a Malpensa

Sono 400 i passeggeri provenienti da Paesi a rischio variante Delta e ospitate nei Covid hotel. Dove sono stati monitorati in maniera costante. Questo ha permesso di individuare 29 positivi di cui 4 con variante Delta. Non molti rispetto al numero di passeggeri sbarcati allo scalo della brughiera, ma che se non fossero stati intercetti avrebbero fatto circolare il virus. Tutti i casi positivi, occorre sottolineare, avevano effettuato un test nel loro Paese di provenienza che aveva dato esito negativo. «Vogliamo sottolineare il controllo molto elevato che stiamo effettuando sugli arrivi a Malpensa – hanno dichiarato Giuseppe Catanoso e Annalisa Donadini – e questa azione ci permette di intervenire con efficacia e rapidità. Anche grazie all’attività di screening in aeroporto effettuata dal Gruppo San Donato e, in maniera gratuita, dalla Fondazione Iseni, che ringraziamo per la disponibilità».

«Dai 666 nuovi positivi di fine maggio – ha spiegato il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – siamo arrivati ad averne poche decine, seguendo un trend discendente a fronte di un numero di tamponi costante. Segno che la situazione è nettamente migliorata e che, più si amplia la platea dei vaccinati, più si riduce la corsa del virus».

Centri estivi monitorati

Chiuse le scuole, il monitoraggio si è spostato sui centri estivi. In questo ambito Ats sta attuando i protocolli già utilizzati nel periodo scolastico che ha permesso di rilevare eventuali presenze di casi positivi, di tracciare la diffusione del virus, ma anche di contenere, con quarantene e isolamento, eventuali focolai.