Busto, la prima donatrice di plasma: «Ho avuto il Covid, ora lo combatto»

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BUSTO ARSIZIO – Quel pranzo di Natale non sapeva di nulla, mancava di ogni sapore. Patrizia Merlo, Coordinatore tecnico del Laboratorio analisi dell’Ospedale di Busto Arsizio, faticava a trovare una spiegazione. Dava la colpa ai farmaci, che stava assumendo per curare una polmonite, patita da dicembre 2019 fino a metà gennaio. La cartina al tornasole è stata il test sierologico, cui si è sottoposta le scorse settimane: aveva sviluppato gli anticorpi al virus SARS-CoV-2.

La donazione di plasma

«Il 27 maggio mi sono sottoposta alla donazione di plasma iperimmune – dice Patrizia -. Per me è un atto dovuto. Lavorando in Ospedale, ho vissuto e vivo la tragedia della pandemia. Ho avuto la fortuna di non essermi ammalata gravemente, anzi, diciamo pure di essere stata malata “inconsapevolmente”. Ora voglio dare il mio contributo: per la cura di chi soffre».
Il plasma iperimmune per Covid-19 è la parte liquida del sangue di pazienti guariti dal Coronavirus.
«Opportunamente trattato secondo standard definiti internazionalmente, è molto utile nelle terapie di persone ammalate di Sars-Cov-2 – spiega il Direttore sanitario dell’Asst Valle Olona, Paola Giuliani -. Si comporta come un vero e proprio farmaco: sia nella sua forma originaria sia come fonte di immunoglobuline IgG neutralizzanti il virus.   Il plasma iperimmune è donato da persone che si rendono disponibili volontariamente a sottoporsi a una donazione di plasma. Il sangue viene prelevato e scomposto immediatamente da uno strumento specifico: il plasma è separato dalla parte cellulare del sangue che è reinfusa al donatore. Generalmente si raccolgono 550 – 700 ml di plasma in 45 – 60 minuti circa. La donazione è sicura e indolore».

I volontari di plasma

Asst Valle Olona ha iniziato il 27 maggio la campagna di raccolta del plasma iperimmune per Covid-19 per realizzare un ulteriore opportunità di guarigione per i pazienti ammalati di Coronavirus. Ma chi può candidarsi alla donazione? «Possono donare solo le persone che sono guarite completamente da Covid 19, hanno anticorpi immunizzanti presenti superiori a un certo valore, siano in ottime condizioni di salute, abbiano un’età compresa tra i 18-60 anni – riprende il Direttore sanitario -. L’intero processo di selezione e donazione complessivamente dura circa un paio d’ore».
Il Servizio Immunotrasfusionale di Asst Valle Olona, diretto dal dottor Ambrogio Pagani con la collaborazione del dottor Giovanni Crovetti, effettua le attività di raccolta di plasma iperimmune dopo un’attenta valutazione dei candidati. I donatori sono infatti selezionati secondo criteri chiari e precisi di massima tutela della salute sia del donatore che del ricevente.
Conclude Giuliani: «I pazienti ricoverati nei reparti Covid non sono mai soli: ci sono sempre i nostri professionisti al loro fianco. Le persone guarite, possono, volontariamente, farsi parte attiva donando il proprio plasma per aiutare gli infetti a superare la malattia.  In questo circolo virtuoso ciascuno può fare la propria parte sapendo che ogni persona amplifica il bene comune».

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