Covid, tornano a salire i contagi in provincia di Varese. La chiave è il vaccino

Ats Insubria

VARESE – Il numero dei contagi da Covid torna a salire. In provincia di Varese i nuovi positivi sono praticamente raddoppiati in una settimana, passando dagli 88 casi registrati dal 2 all’8 luglio ai 171 registrati dal 9 al 15 luglio. Dati che fanno preoccupare Ats Insubria, che torna a fare il punto della situazione sottolineando ancora una volta l’importanza di aderire alla vaccinazione. In provincia di Varese ad oggi ha ricevuto la prima dose il 72,5% della popolazione.

Un trend che preoccupa

«Devo essere sincero, speravo di non dover tornare a commentare questi aumenti. Attualmente i contagi sono esigui, ma il trend ci sta facendo preoccupare»: con queste parole il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso ha commentato l’aumento dei casi registrato nelle ultime settimane sul territorio. Un altro dato da non sottovalutare è l’aumento dell’età media dei soggetti positivi: fino al 3 luglio la percentuale degli over 50 era abbastanza bassa, mentre ora la quota si è alzata, con i contagi che stanno passando dalle persone più giovani a quelle meno giovani. Per analizzare in modo più preciso l’andamento delle ultime settimane Ats Insubria ha preso in esame i nuovi casi Covid nelle province di Varese e Como dall’1 luglio in poi. Su un totale di 394 persone 214 non avevano effettuato il vaccino, mentre sono 180 coloro che erano già vaccinati. Di questi 67 avevano già completato il ciclo vaccinale. «Su queste 67 persone solo 8 hanno avuto sintomi e nessuno ha avuto necessità di ricovero», ha spiegato Catanoso.

Ats Insubria

Il vaccino frena la malattia

Un dato che dimostra l’efficacia dei vaccini come scudo contro l’insorgere della malattia. «Che un soggetto già vaccinato si contagi è possibile – ha osservato il direttore sanitario – ma l’importanza del vaccino è che non si sviluppi la malattia». Per questo motivo Ats Insubria continua ad invitare i varesini a partecipare alla campagna vaccinale, che procede con gli hub che lavorano a pieno ritmo. In provincia di Varese hanno già ricevuto la prima dose circa 578mila persone, il 72,5% della popolazione. 356mila invece hanno ricevuto anche la seconda dose, con una percentuale del 44,6%. Per gli over 60 l’adesione in tutta la Ats è dell’86%: si vuole quindi raggiungere quel 14% ancora mancante. In tale ottica ha preso il via lunedì 12 luglio la possibilità di accesso diretto agli hub sul territorio per gli ultrasessantenni, per ricevere il monodose di Janssen. In provincia di Varese le strutture di riferimento sono Rancio Valcuvia, Schiranna e l’Ospedale di Gallarate. Nei primi tre giorni in tutta l’Ats si sono presentati spontaneamente 380 cittadini. Si prosegue fino a fine mese.

Scuole in sicurezza

Dal 17 al 21 luglio gli hub saranno accessibili liberamente anche per gli insegnanti e operatori scolastici, che si potranno recare direttamente nei centri vaccinali e riceveranno il siero di Moderna. In provincia aderiscono le strutture di Rancio Valcuvia, Schiranna e Malpensafiere. In vista di un avvio di anno scolastico in sicurezza dal 23 agosto al 12 settembre saranno invece disponibili 50mila slot dedicati agli adolescenti tra i 12 e i 17 anni, che riceveranno Pfizer. I richiami saranno anticipati in modo da concludere il ciclo entro fine settembre. Nel frattempo stanno terminando le vaccinazioni domiciliari e si stanno chiudendo anche quelle per i senza fissa dimora: in provincia di Varese sono state vaccinate 147 persone, nei comuni di Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Cocquio Trevisago e Caronno Pertusella.

Varianti e rientri

Nel frattempo sono in aumento i casi di variante Delta: se ne contano una trentina sul territorio di Ats Insubria. L’attività di tracciamento prosegue, anche in riferimento ai rientri dall’estero. «Stiamo controllando i rientri dai viaggi e dagli spostamenti – ha detto Paolo Bulgheroni, direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Insubria – abbiamo i Covid hotel pieni di persone che stiamo sorvegliando e tamponando». Infine Ats sta intervenendo in merito ai sanitari che non adempiono all’obbligo sanitario. Stanno partendo gli accertamenti e le relative sospensioni di chi non si è vaccinato.