A Varese 106 senzatetto hanno ricevuto il vaccino, tra felicità e commozione

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VARESE – Dal 25 giugno al 13 luglio a Varese sono state vaccinate 106 persone senza fissa dimora. Il dato è stato diffuso da Ats Insubria, che ha coordinato le operazioni in collaborazione con l’associazione Sanità di Frontiera, che ha erogato le vaccinazioni alla Brunella, e il Comune di Varese. Buona fin qui l’adesione, ma si tratta di un numero ancora parziale, che potrebbe crescere ulteriormente nei prossimi giorni. In programma ci sono anche le seconde dosi da somministrare. Tanta l’emozione da parte di chi ha potuto ricevere il farmaco.

Un vaccino per tutti

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raggiungere le persone escluse dai canali tradizionali di registrazione, ovvero le persone senza fissa dimora, gli stranieri senza permesso di soggiorno e i richiedenti asilo. Nella struttura comunale di via Maspero le vaccinazioni sono state effettuate dal personale di Ats Insubria. Sanità di Frontiera ha invece contattato i pazienti che vengono seguiti regolarmente dall’associazione. Una realtà attiva da dodici anni sul territorio, che offre assistenza sanitaria alle persone non iscritte al Servizio Sanitario Nazionale. Le dosi sono state somministrate presso l’ambulatorio dell’associazione, che ha sede in via Marzorati 5 presso la Casa della Carità della Brunella.

Buona l’adesione

«Abbiamo consultato i nostri archivi e abbiamo chiamato le persone di cui avevamo il numero di telefono chiedendo se volevano essere vaccinate», spiega la dottoressa Fiorella Gazzetta, presidente dell’associazione. La risposta è stata ampia: alcuni non si trovavano più in Italia o erano già stati vaccinati, ma la maggior parte ha risposto favorevolmente alla richiesta. Solo una piccola percentuale non ha voluto sottoporsi al vaccino. «Abbiamo vaccinato circa 80 persone – osserva la dottoressa – chi abbiamo contattato si è presentato e altri si sono aggiunti con il passaparola. C’è stata un’adesione soddisfacente: erano tutti motivati, e già da tempo ci chiedevano quando potevano vaccinarsi».

Felicità e commozione

Per molti il momento del vaccino è stato ricco di emozioni. «Sono stati molto contenti – continua – la cosa più bella è stata ricevere i ringraziamenti e vedere la commozione di queste persone dopo la vaccinazione. Molti si sono commossi per aver avuto questa possibilità». In un primo momento era prevista per tutti la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson, che avviene in dose unica, ma in seguito alle nuove disposizioni ministeriali il siero dell’azienda americana è stato somministrato solo agli over 60. Gli under 60 hanno invece ricevuto il vaccino Moderna e torneranno tra qualche settimana per il richiamo.

Le attività dell’associazione

Ad accogliere le persone da vaccinare un team composto da 3 medici e un’infermiera, già ben rodati in questo tipo di attività. «Facciamo già servizio come volontari per la Croce Rossa all’hub della Schiranna – spiega la presidente – ci sembrava importante e fondamentale poter offrire anche questo servizio. In Regione Lombardia sono pochissime le associazioni come la nostra che effettuano direttamente la vaccinazione ai propri utenti». L’attività dell’ambulatorio della Casa della Carità intanto continua: la sede è sempre aperta previo appuntamento al numero 329 0723770, a cui risponde un medico che effettua un primo triage telefonico. Vengono effettuate anche visite domiciliari.