Covid e disimpegno di Sport Management: zero futuro per i lavoratori della Manara

BUSTO ARSIZIO – Il Covid, ma anche il disimpegno dello Sport management. Non è certo una bella situazione quella che stanno vivendo il personale della piscina Manara. Sono una decina i lavoratori (esclusi gli stagionali, altri dieci circa) che in questo momento non stanno lavorando e non hanno tutele se non il bonus garantito dal Governo che ammonta a 800 euro.

E sulla vicenda ha acceso l’attenzione la Cisl, che per voce del coordinatore Alberto Trevisan denuncia: «Oggi i lavoratori della Manara non hanno alcuna garanzia per il futuro».

Rinnovi annuali e zero certezze

Lo stabilimento Manara di Busto Arsizio, dall’arrivo di Sport Management nel 2014 «è – scrive Trevisan – gestito pressoché esclusivamente da personale con contratto di collaborazione sportiva. Una forma contrattuale che non da tutele (malattia, infortunio, disoccupazione, cassa integrazione), né certezze. La collaborazione è infatti rinnovata annualmente e retribuita in base alle ore effettivamente svolte. Oggi, con la chiusura dell’impianto, un collaboratore sportivo può contare solo sui “bonus” mensili erogati dal governo. Misure estemporanee, seppure necessarie, che non danno alcuna garanzia per il futuro».

Non si tratta solo del personale ausiliario ingaggiato per l’attività estiva, bensì di quelle persone che da anni «mandano avanti», quotidianamente le attività dello stabilimento, con responsabilità e professionalità, senza un formale riconoscimento della loro attività. Anche durante l’apertura estiva sono stati i collaboratori a farsi carico della gestione e dell’organizzazione dello stabilimento, sopperendo alle carenze organizzative e gestionali della società.

Covid e zero futuro

«Alla difficile situazione imposta dal Covid19 – continua l’esponente della Cisl – si aggiunge per loro l’incertezza circa le intenzioni di Sport Management, che sembra sempre più disimpegnato in quello che fino allo scorso anno era l’impianto di punta della società. Il ridimensionamento della squadra di Pallanuoto, la cessazione dell’attività agonistica, l’assenza dei responsabili nella gestione dello stabilimento negli ultimi mesi, la gestione lacunosa e improvvisata durante la riapertura estiva, fino alla recente richiesta di concordato preventivo, gettano molte ombre sul futuro già compromesso dalla pandemia».

Subito un confronto

Felsa CISL che rappresenta questi collaboratori chiede «un confronto urgente sia con Sport e Management, ma anche con il Comune di Busto Arsizio, al fine di capire la reale situazione aziendale, le intenzioni future e le prospettive reali dello stabilimento, mettendo al centro di ogni discussione la tutela di questi collaboratori, e la garanzia della continuità occupazionale. Le sorti dello stabilimento Manara sono le sorti delle persone che a questo impianto hanno dedicato la loro passione e la loro professionalità, pur senza vincoli contrattuali e tutele. Oggi è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti si facciano carico della loro condizione, in un confronto schietto e trasparente con chi li rappresenta».

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