Covid hotel, Bellaria: «Un’occasione per gli alberghi vuoti attorno a Malpensa»

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SOMMA LOMBARDO – L’ipotesi dei Covid hotel sta riscontrando pareri positivi in provincia di Varese. Anche il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria si dichiara «assolutamente favorevole alla proposta». E anzi invita «gli albergatori attorno all’area di Malpensa a farsi avanti». La recente richiesta di collaborazione pubblicata da Ats, può trovare largo consenso fra gli hotel che gravitano intorno allo scalo della brughiera, completamente svuotati già dall’avvento della prima ondata di contagi. L’economia si è praticamente fermata. E le stanze degli alberghi potrebbero essere occupate dalle persone positive e asintomatiche che non hanno un posto dove passare una quarantena al sicuro, senza mettere a rischio la salute di parenti e conviventi. La soluzione sono i Covid hotel.

Un aiuto agli ospedali e agli albergatori

Le stanze dei Covid hotel sarebbero quindi a disposizione dei positivi, ma che restano in buona salute. Così Bellaria: «Mi sembra un’iniziativa lodevole, sicuramente importante». Una richiesta di invito a partecipare al progetto, che si estende anche agli albergatori sommesi. E aggiunge: «E’ un servizio importante per queste persone che non sono gravi, e per questo non hanno bisogno di particolare attenzione e di cure intensive. Ma l’unica necessità che hanno è di non restare a casa, con il rischio di contagiare i familiari».
Non solo, mettere a disposizione delle stanze per le persone che devono solo terminare il periodo di quarantena avrebbe un doppio vantaggio. Intanto aiuterebbe gli ospedali, ormai vicini al collasso a causa dei numerosi pazienti, come sottolinea Bellaria: «Sarebbe un bel segnale, per lasciare spazio alle persone che purtroppo sono veramente gravi». Ma sarebbe di sostegno economico anche agli alberghi, che ormai da mesi lottano con l’assenza di turisti e lavoratori che in genere sfruttano le stanze degli hotel intorno a Malpensa. Il bando per aderire all’iniziativa non garantisce agli albergatori entrate identiche a quelle che avrebbero con un traffico di clienti standard, ma sicuramente può andare a tappare i buchi che si sono creati in questo periodo così difficile.

Gli hotel a Somma

Gli hotel vuoti a Somma pesano per le casse comunali oltre 200mila euro all’anno, ovvero la voce in bilancio dell’imposta di soggiorno, quei 25 centesimi a stella per notte che dal 2014 il Comune incassa dai turisti che pernottano in uno degli alberghi della città. Somma Lombardo è stato il terzo Comune della provincia di Varese – dopo Ferno e Ispra – ad aver introdotto questa tassa di scopo (i proventi, infatti, devono essere reinvestiti per migliorare l’attrattività della città) con tariffe molto inferiori rispetto alle grandi città italiane: un euro a notte per i quattro stelle (675 camere, pari a 1358 posti letto), 0,75 centesimi per i tre stelle (152, 300), 0,50 per i due stelle (15, 27) e 0,25 per gli alberghi a una stella o i bed&breakfast (23, 51). E’un numero di camere complessivo che rischia di uscire pesantemente ridimensionato quando terminerà l’emergenza Covid.

Malpensa riparte ma per gli hotel è crisi profonda. Più della metà restano chiusi

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