Covid nelle scuole di Casorate. Cassani: «Dalla minoranza sciacallaggio politico»

Dimitri cassani casorate malpensa

CASORATE SEMPIONE – «Se qualcuno avesse mai avuto dei dubbi sulla sincerità delle parole spese dalla minoranza dopo la débâcle elettorale, ora li può tranquillamente sciogliere». Niente peli sulla lingua per il sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani. Dopo le osservazioni poste dal gruppo d’opposizione Casorate Aperta sulla gestione delle scuole in tempo di Covid, arriva la replica dell’amministrazione. Chiara e precisa: «Allusioni, critiche e accuse: tutto mascherato da un fantomatico dovere di controllo», scrive sui social il primo cittadino. E, tagliente, aggiunge: «Non per fare polemica, ma perché ci si erge a paladini della trasparenza e del bene comune». Prima gli insulti in campagna elettorale, poi lo scontro durante il consiglio d’insediamento. Ora arriva il primo botta e risposta fra le due parti casoratesi.

I volontari della mensa

Lo sfogo di Cassani nasce dal fatto che, «senza aver mosso un dito, si critica chi, anche in questi momenti difficili, ha dedicato il proprio tempo alla comunità, garantendo la continuità di un servizio importante». In particolare, si riferisce ai chiarimenti chiesti dalla minoranza sui volontari del servizio mensa alle elementari. Così diceva la capogruppo Martina Grasso (Casorate Aperta): «Pensiamo sia molto positivo che qualcuno utilizzi il suo tempo per dare una mano a scuola, in particolare nella situazione attuale. Ma ci chiediamo come siano stati selezionati, se hanno avuto una formazione di qualche genere e se sono stati sottoposti al tampone». Immediata la risposta, non senza ironia: «Ma no, non ce l’hanno con i volontari, anzi li ringraziano. Però poi, in poche parole, mettono in dubbio la regolarità del loro impegno, solo perché non sono stati informati. Così appare logico instillare il dubbio nei genitori».

«Cara capogruppo, dove eravate?»

E si rivolge direttamente a Grasso: «Cara capogruppo, dove eravate mentre amministrazione, istituto scolastico e volontari organizzavano questo servizio? Perché non avete partecipato attivamente, magari mettendovi a disposizione come semplici cittadini? Se lo aveste fatto, avreste potuto evitare questa bieca azione di sciacallaggio politico». E conferma: «Le persone impiegate sono, per la stragrande maggioranza, genitori di bambini che frequentano la scuola e la formazione preventiva è stata fatta seguendo il protocollo dato dal nostro responsabile della sicurezza». Un lavoro di coordinamento fra queste tre realtà che, secondo il sindaco, «porterà a un progressivo disimpegno dei volontari grazie a una maggior presenza delle insegnanti e di figure formate fornite dal Comune».

Un copione già scritto

«Cambiano gli interpreti, ma non la commedia», sottolinea il primo cittadino. «È un copione già scritto, che abbiamo imparato a conoscere nei nostri primi cinque anni, e che ci viene riproposto tale e quale: interrogazione presentata e resa pubblica senza una discussione in sede istituzionale». Un modo per «raccontare la propria verità». E conclude: «Se vi foste interessati anche dopo la vostra elezione a consiglieri, avreste potuto avere tutte queste informazioni chiedendole nelle sedi opportune e avreste scoperto che tutto è stato fatto nel pieno rispetto delle regole. Anche perché la responsabilità è in capo a due enti pubblici (Comune e scuola): nessuno avrebbe autorizzato un servizio che mettesse a repentaglio la sicurezza dei bambini».

La scuola nell’era Covid. Casorate Aperta punta il dito: «Gestione poco chiara»

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