Covid, salgono i contagi ma non i ricoveri. Fontana: «Dati che non tranquillizzano»

MILANO – Altri 174 nuovi casi positivi su 10.703 tamponi effettuati. Ma il dato dei pazienti ricoverati è in discesa, mentre tornano a salire i decessi, tre nelle ultime 24 ore, e ci sono quasi 100 guariti e dimessi. «In questi giorni si stanno vedendo numeri che non lasciano del tutto tranquilli – ammette il governatore della Lombardia Attilio Fontana, nel suo intervento al Meeting di Rimini – anche se credo che sia una situazione che deriva dall’importazione di virus che provengono da lontano». A livello nazionale la progressione degli ultimi giorni è ancor più evidente: i 947 casi accertati nel report di oggi, 21 agosto, avvicinano la soglia psicologica dei mille contagi.

Il riepilogo dei nuovi casi

I 174 nuovi casi positivi segnano una nuova risalita, sia in valore assoluto sia in proporzione ai test processati. Ieri, infatti, si erano registrati 154 contagi, ma a fronte di un maggior numero di tamponi (13.757).  Dei nuovi casi, 26 sono “debolmente positivi” e 10 sono emersi a seguito della positività riscontrata con il test sierologico. A livello territoriale, continua a crescere il dato della provincia di Milano (54 casi, di cui 31 nel capoluogo), ma anche quello di Brescia (più 28) e di Bergamo (più 17), oltre a Monza Brianza (18). Rimane costante, in linea con l’ultima settimana, il dato dei nuovi casi in provincia di Varese: 7, rispetto ai 6 di ieri.

Gli altri indicatori

Il report di oggi mostra la risalita dei decessi, che sono stati 6 nelle ultime 24 ore contro i 2 di ieri. Scende invece il numero complessivo di pazienti ricoverati: ce n’è uno in più nelle terapie intensive (in totale 17), ma sei in meno negli altri reparti Covid (in tutto 149). Quasi raddoppiato il dato dei guariti e dimessi: 97 rispetto ai 51 di ieri.

La preoccupazione di Fontana

bottini fontana conto media«Dobbiamo tenerla sotto controllo, quindi il lavoro di monitoraggio territoriale al quale i nostri tecnici stanno dedicando grandissima attenzione è fondamentale per individuare e circoscrivere i focolai – le parole del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana al Meeting – bisogna predisporre una rete di carattere strutturale che consenta lo svolgimento delle attività ordinarie ma anche essere pronti e preparati a ogni evenienza. Si parla di programmazione che in questo paese molte volte viene vista come negativa». Il governatore è convinto che «con la maggiore autonomia che richiediamo da tempo, si sarebbero potuti evitare errori. Dall’inizio del mio mandato chiedevo di potere assumere medici e infermieri ma una legge nazionale me lo impediva. Se avessi potuto assumere i medici e gli infermieri per i quali avevo le risorse, probabilmente la squadra sarebbe stata più forte e avremmo potuto dare risposte ancora migliori».

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