Crisi a Legnano, bocche cucite nella maggioranza. Opposizioni: alle urne

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LEGNANO – Maggioranza senza voce, mentre le opposizioni danno fiato alla prospettiva di nuove elezioni. Il giorno dopo il secondo consiglio comunale consecutivo andato a vuoto per la mancanza del numero legale in seguito alle dimissioni presentate da ben 13 consiglieri, di cui tre di maggioranza, a Palazzo Malinverni tutto tace. Se nel centrodestra c’è tempesta, è tutta chiusa in qualche stanza, senza che ne esca un solo spiffero. Sinora nessun commento da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, né dal sindaco Gianbattista Fratus o dai membri di giunta. Un silenzio che sa di imbarazzo, rabbia e forse anche rassegnazione per come la crisi è esplosa e si è rapidamente sviluppata fino a compromettere il prosieguo della legislatura.

“Si aggrappano ai cavilli, che vergogna”

Assai più loquaci le opposizioni, da Legnano Futura, che in un post liquida l’amministrazione Fratus come “una giunta mai nata, subito messa in discussione”, al Movimento per Legnano, che ricorda l’infruttuoso tentativo del vicesindaco Maurizio Cozzi di procedere alla surroga del primo consigliere di maggioranza dimissionario anche con la metà meno uno dei consiglieri, sulla base di un precedente avallato a suo dire dal Consiglio di Stato. “Si aggrappano ai cavilli e tentano di comprarsi i ragazzi giovani dell’opposizione – attacca sul suo blog il consigliere Daniele Berti –. Ma non vi vergognate? Se non vi sostengono i vostri alleati che con voi hanno fatto la campagna elettorale, non vi pare il caso di dimettervi spontaneamente? Fratus, Cozzi, è finita, mettetevelo in testa, se domani per caso, ma non capiterà, il prefetto vi darà ragione, ci penserà il TAR e il Consiglio di Stato a mandarvi a casa”.

Pd: il prefetto sciolga il consiglio comunale

L’altra lista civica Insieme per Legnano prende atto che “la maggioranza non c’è più” per invocare il ritorno alle urne: “Ieri sera – date le dimissioni della maggioranza dei consiglieri – è stata sancita l’impossibilità del consiglio comunale di deliberare. Il sindaco Fratus ne prenda atto con dignità ed eviti questi penosa caccia al cavillo. Attendiamo che il prefetto, come da regolamento, prepari la strada a nuove elezioni”. Concetti ribaditi dal più nutrito gruppo di opposizione, il Pd, che conta cinque consiglieri, tutti dimissionari al pari degli altri cinque eletti in liste civiche e nel M5S. “Non sono serviti ben due rimpasti a ricomporre una maggioranza litigiosa e fortemente divisa – si legge sulla pagina Facebook del Circolo Pd di Legnano –. Il consiglio comunale è dimezzato e il sindaco Fratus ormai non ha più una maggioranza. I cittadini non meritano di rimanere ostaggio di una giunta azzoppata. Per questo siamo compatti nel chiedere alle autorità competenti di sciogliere il consiglio comunale e ridare al più presto possibile voce ai legnanesi”.

Legnano crisi consiglio voto – malpensa24