Crisi Altasfera, sciopero e presidio a Busto. «Vogliamo arretrati e trasparenza»

BUSTO ARSIZIO – La crisi del Cash&Carry Altasfera sul Sempione porta i lavoratori allo sciopero, per tutta la giornata di sabato 31 ottobre. Di fronte al punto vendita di Busto Arsizio ci sarà anche un presidio dei dipendenti del Gruppo L’Alco, la società bresciana che detiene il grande magazzino ex Ondamarket. Le organizzazioni sindacali chiedono «subito il pagamento degli arretrati», ma anche «più trasparenza sulle trattative di vendita» in corso.

La mobilitazione

È in programma per sabato mattina, 31 ottobre 2020, dalle 10 alle 15, il presidio di lavoratrici e lavoratori dipendenti del Gruppo L’Alco, davanti al punto vendita Altasfera di Busto Arsizio, sulla statale 33 del Sempione a Beata Giuliana. La mobilitazione si svolgerà «nel più assoluto rispetto delle normative anti-Covid», in concomitanza con lo sciopero in tutti i punti vendita del Gruppo L’Alco presenti in Lombardia – sciopero che riguarda tutta la giornata di sabato 31 ottobre 2020 – proclamato dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

Le motivazioni

«La situazione è pesante – spiega Carmen Ventre, segretario organizzativo di Filcams Cgil Varese – sono state continue le comunicazioni sullo slittamento del pagamento degli stipendi dei lavoratori, peraltro disattese da ulteriori ritardi. Il Gruppo inoltre non ha chiarito neppure quando intende pagare la restante parte di quattordicesima e versare gli arretrati retributivi. Infine nessuna trasparenza su ipotetiche trattative relative alla vendita, che sono state più volte annunciate».

La crisi

Al Cash&Carry Altasfera sono 30 i lavoratori in bilico, che vengono retribuiti a singhiozzo e temono di perdere il posto. Il Gruppo L’Alco, su cui già prima del Covid era in fase di predisposizione un piano di ristrutturazione della rete di vendita, avrebbe pagato un prezzo molto salato per la crisi venutasi a creare con il lockdown, in particolare per la lenta ripartenza del settore ristorazione. Si è parlato di tre gruppi interessati all’acquisizione, in tutto o in parte, del gruppo, ma finora i lavoratori sono a corto di certezze. E hanno deciso di alzare la voce.

Il Covid non perdona: Altasfera in crisi dopo il lockdown e 30 lavoratori a rischio

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