Cristiano Ruiu: “Ibra accetti il ruolo di chioccia, Gigio rinnova”

Milan fuori dall’Europa dopo aver giocato due ottime partite contro il Manchester United. Ora testa al campionato con un posto in Champions da conquistare come ha ricordato Cristiano Ruiu, il giornalista rossonero delle reti Mediapason.

Si poteva fare di più con lo United?

Il Milan ha fatto il massimo che si potesse fare. Abbiamo pescato la peggiore tra le 16 partecipanti agli ottavi di finale. Un miracolo averla tenuta in bilico fino alla fine. Poi c’è da considerare anche la sfortuna dei tanti infortunati. Eppure per tre tempi su quattro il Milan era qualificato. Pogba ha fatto la differenza. Al di là del gol ha giocato 45 minuti a tutto campo. Ho visto un Pogba in formato mondiale. Milan e United in due partite si sono equivalse ma alla fine la differenza l’ha fatta un grande giocatore. Non si può recriminare su nulla.

Lo United è una squadra da Champions: come si colma il gap?

Il Milan ha iniziato un percorso che se tutto va bene tra 4, 5 anni ci porterà a pensare di iniziare a colmare il gap. Oggi lo United in tempi di pandemia fa quasi 600 milioni di fatturato, circa il triplo del Milan. Sul mercato lo United è inavvicinabile. Negli ultimi mercati il Milan ha fatto campagna a costo zero riducendo il monte ingaggi. I conti del Milan non è che migliorino schioccando le dita in un colpo. La soluzione è individuare un grande giocatore per reparto, ma non è fattibile oggi. Il Milan deve preoccuparsi di tornare stabilmente tra le prime d’Italia. Abbiamo due grandi giocatori e la prima preoccupazione è quella di mettere a posto quelle due situazioni, e poi pensare a migliorare la squadra.  Maldini è atteso da un lavoro titanico.

Donnarumma resta o va via?

Non penso vada via, farà il nuovo contratto che sarà da giocatore molto importante. Penso che resti. Il coltello è tra le mani di Raiola. Sei sempre ostaggio di Raiola a meno che non si diventi un club del livello di Borussia o Atletico e allora si potrà fargli un contratto importante. Lui è un fenomeno. È un giocatore top mondiale: ti fa un favore a restare nel Milan perché se vuole può andare dove più gli pare.

Sulla questione infortunati ci sono responsabilità dello staff?

In questo caso sono veramente buonista. Facendo uno studio sugli infortunati in Europa ci accorgeremmo che si tratta di una cosa fisiologica che ha colpito tutti. Il Milan ha fatto una stagione lunga e compressa con una rosa ridotta all’osso con giocatori che hanno subito un forte stress fisico e mentale che alla fine ti porta a farti male. Molti giocatori non sono abituati a stare in testa e ci sono rimasti per molte settimane: tutto ciò produce stress mentale. Puntare il dito contro lo staff e contro Pioli non me la sento.

Ibra resta o se ne va?

Nel mondo nessuno gli permetterebbe di poter fare ciò che fa al Milan. Ibra cercherà di restare con l’ingaggio più alto possibile. Maldini è l’unico che può fargli digerire il ruolo di chioccia del gruppo. Se il Milan vuole fare il salto di qualità deve puntare su un centravanti titolare con Ibra che faccia da chioccia. Dal 29 novembre Ibra ha giocato una sola partita in modo determinante, quella col Cagliari. Non può pensare di fare il riferimento a 7 milioni e più a 40 anni.

Corsa Champions chiusa?

È da conquistare, ma a questo punto credo sia strafavorito e fa bene Ibra a dire di puntare allo scudetto, che è impossibile, perché così si punta a vincerne il più possibile. Salvo catastrofi dovremmo essere dentro. Sarebbe assurdo non finire in Champions dopo il campionato disputato. Arrivare in Champions sarebbe una grande impresa perché i giocatori del Milan valgono meno di Juve, Inter, Roma e Napoli. Lo dice il monte ingaggi della SerieA.

Cristiano Ruiu Milan-malpensa24