Cristiano Ruiu: “Il Milan si merita la posizione che occupa”

 

Polemiche infuocate nella lotta per il quinto posto tra Milan e Roma, ma per il giornalista televisivo rossonero, Cristiano Ruiu, la posizione occupata in classifica dalla squadra di Pioli è quella giusta.

Errori arbitrali nell’ultimo turno: si sente penalizzato?

Mi viene da sorridere pensando al fatto che qualcuno possa immaginare che ci possa essere un condizionamento arbitrale, non per la Champions, ma addirittura per entrare in Europa League. Un caso che non esiste al mondo. La differenza vera la fa entrare o non entrare in Champions League, non questa lotta per l’Europa League diretta o con il preliminare. Quello dell’Olimpico è stato un errore fine a sé stesso. Se poi vogliamo dire che il Milan politicamente negli ultimi anni non conti nulla, questo è un discorso diverso. Negli anni in cui c’erano Berlusconi e Galliani era forse la più forte società in Italia, ora non conta più nulla.

Occupa la posizione che si merita?

Certo, non si può pretendere di fare solo l’ultimo terzo della stagione. Lo dimostra il fatto che nonostante questi ottimi risultati non sia cambiato il trend in classifica: si lottava per un posto in Europa League prima del lockdown e si lotta per lo stesso obiettivo oggi. Dico questo proprio perché il gap con la Champions è rimasto grande. Il Milan occupa la posizione che si merita. Poteva andare sicuramente peggio. Se non avessero fatto gruppo si poteva arrivare addirittura nella parte del lato destro della classifica.

Con Pioli cosa avrebbe fatto?

Vorrei che una volta tanto si scegliesse una strada e la percorresse con coerenza. Se stavano facendo tutto con Rangnick era giusto andare avanti senza contaminare il progetto. Avrebbe avuto senso dall’altra parte la scelta conservativa di Pioli. L’importante è non contaminare le strade. Io dal principio avrei scelto questa strada più conservativa: una volta trovato equilibrio si va avanti senza ripensamenti però. Le rivoluzioni dal punto di vista economico costano. Contesto a Gazidis la tempistica. Ha fatto l’esatto contrario di ciò che doveva essere fatto. A gennaio avrebbe dovuto tranquillizzare l’ambiente e invece ha lasciato che le voci su Rangnick si rincorressero. Sbagliata la tempistica di comunicazine. Hanno fatto una grande confusione e invece certo voci non avrebbero dovuto farle venire fuori nulla.

Pioli le piace?

Non mi piace. Allenatore normale. Fa fare alle squadre esattamente ciò che valgono. Quando i punti contano lui spesso non li fa. Abbiamo visto però un Pioli con Ibra e uno senza. Il mondo al Milan lo ha cambiato Ibra. Pioli è stato un grande allenatore non protagonista. Giusto mantenere questo assetto. Da qui a dire che Pioli sia però un mago della panchina assolutamente no.

Ibra resta?

Rinnova sicuramente. Nel momento in cui il Milan ha rinnovato Pioli, vuol dire che tutta l’impalcatura di Rangnick crolla automaticamente. Tutto ciò produrrà a cascata i rinnovi di Ibra, Donnarumma, Romagnoli, Bonaventura. Ora si potrà confermare tutto il pacchetto. Spero che questo ribaltamento possa segnare l’uscita di scena di Gazidis dall’area sportiva. Credo che rispetto a questa situazione le voci di un ritorno di Ariedo Braida siano tutt’altro che infondate.

Cristiano Ruiu Milan-MALPENSA24