Malpensa, i decolli all’alba verso sud dividono il Cuv. Rosa: «Criticità per Lonate»

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MALPENSA – Un mazzo di fiori al suo esordio nel Cuv non è l’unico “regalino” che i colleghi maschi hanno riservato a Nadia Rosa (Lonate Pozzolo), unica sindaco donna presente nel Comitato dei novi Comuni attorno a Malpensa. A risentire delle modifiche sperimentali alle rotte di decollo in atto dal prossimo 2 settembre, infatti, ci saranno gli abitanti a sud delle piste. I lonatesi, dunque, e in particolare gli abitanti della frazione di Tornavento. «Ho fatto presente le criticità per Lonate», sottolinea Rosa a margine dell’incontro avvenuto ieri, 27 agosto. Se dunque qualche altro sindaco è già convinto che, dopo le tre settimane di prova sul campo, la sperimentazione diventerà definitiva, secondo Rosa si sbaglia di grosso: «La prendo come una modifica temporanea. Niente più».

I decolli verso sud

Nel periodo compreso tra il 2 e il 24 settembre – tre settimane in cui i lavori di manutenzione straordinaria della pista 35R stravolgeranno lo scenario dei decolli – Sea, Enac e Enav ne approfitteranno per testare alcuni possibili miglioramenti. La novità più importante è l’inversione dei decolli all’alba, con la prima infornata di aerei del mattino (e sono numerosi) in partenza verso sud anziché – come poi avviene per tutto l’arco della giornata fino alle 23 – sopra i cieli di Somma Lombardo, Golasecca, Arsago Seprio e Casorate Sempione.  Mezz’ora in più di silenzio che vale oro, insomma, per chi è abituato a convivere tutti i giorni per tutto il giorno con il rumore degli aerei. Ma che inevitabilmente va a scapito dei residenti di Tornavento, Nosate e Turbigo, centri abitati meno popolosi rispetto ai Comuni a nord di Malpensa ma che complessivamente contano più di 8mila persone.

Lonate non si arrende

Rosa non criminalizza i tentativi messi in atto dai vertici aeroportuali per tentare di mitigare l’inquinamento acustico («Va bene provare»)  e aggiunge che questo è persino il momento giusto, dato che i lavori in pista imporranno comunque uno stravolgimento dello scenario. Ma il suo messaggio è chiaro: si tratta di una sperimentazione di tre settimane e tale deve rimanere. La dimostrazione che al Cuv ha fatto sentire la sua voce è proprio il fatto che si tratta soltanto di mezz’ora, ovvero dalle 6.30 alle 7. «La proposta iniziale – svela – era di un’ora, fino alle 7.30». E dalle 7 alle 7.30 sarebbero stati circa venti i decolli in più sopra le case di Tornavento.

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