BUSTO ARSIZIO – «I 500 euro una tantum alle partite IVA? Un insulto alla mia dignità». Il decreto legge Coronavirus Ter ancora non è stato approvato ufficialmente, dopo una serie di rinvii della seduta del Consiglio dei ministri, ma in Lombardia i leghisti doc sono già sul piede di guerra contro alcuni dei provvedimenti apparsi nelle bozze circolate in queste ore. A partire da Paola Reguzzoni, consigliere provinciale e consigliere comunale a Busto Arsizio – «della Lega Nord» come ci tiene sempre a rimarcare – che, da «partita IVA lombarda», non ci sta all’«elemosina» da 50o euro, come la definisce il deputato varesino Matteo Bianchi, che il governo pensa di erogare a chi lavora in proprio, come indennizzo per le perdite causate dallo stop alle attività imposto dal coronavirus. Per Bianchi, che se la prende anche con la menzione d’onore sul sito del ministero dell’economia che sarebbe prevista per i contribuenti che decidono comunque di non avvalersi delle sospensioni dei versamenti fiscali, servivano «poche regole scritte in maniera semplice, non una nuova legge di bilancio». Non sono gli unici a nutrire dubbi in casa leghista: di fronte alle bozze, il movimento guidato da Matteo Salvini ha bollato il Decreto «senza coraggio, confuso non risolve le emergenze», oltre a stigmatizzare la mancata condivisione delle proposte fatte dall’opposizione di centrodestra.
Il post di Paola Reguzzoni
Il post di Matteo Bianchi
Oggi è giorno di scadenze fiscali per imprese e professionisti.
Ore 9:45 e ancora nessun decreto, ma solo comunicati ed anticipazioni stampa tra cui questa: la “menzione d’onore” sul sito web del Ministero!!!
Ma siamo alla tombolata delle scuole medie?! A parte il fatto che stare su una pagina di notizie di provvedimenti vergognosi come l’elemosina dei 500 euro per gli autonomi a me farebbe ribrezzo, ma Rocco Casalino, ci spieghi, che compenso d’immagine sarebbe?!
Poche regole e scritte in maniera semplice, non una nuova legge di bilancio!