Derivati Busto, Cascio: «Esposto per danno erariale». Antonelli: «Coscienza a posto»

BUSTO ARSIZIO – Il caso derivati torna a far discutere, e in commissione bilancio è ancora scontro frontale tra l’opposizione e il sindaco. «Sto valutando se proporre un esposto-denuncia per danno erariale, nel mio ruolo non posso esimermi» annuncia il consigliere di Progetto in Comune Santo Cascio. Ma il sindaco Emanuele Antonelli non ci sta: «L’esposto? Lo avrebbe già dato la Corte dei Conti se avessimo fatto qualcosa di sbagliato. Ma noi abbiamo fatto solo quello che occorreva fare».

Cascio valuta l’esposto

Torna ad irrompere in sala esagonale la delicata e controversa questione della causa sui derivati con Deutsche Bank, già costata oltre tre milioni di euro di spese legali a Palazzo Gilardoni. Stavolta è Santo Cascio, dai banchi dell’opposizione, a sganciare la “bomba”, dopo aver sentito la relazione del sindaco Antonelli sulla delega agli affari legali: «Dice che siete al lavoro per evitare contenziosi, ma allora nel famoso contenzioso sui derivati che ci sta costando l’iradiddio, chi ha suggerito di approcciarsi in questo modo? – la domanda di Cascio al sindaco – la stragrande maggioranza dei Comuni si sono comportati in maniera opposta, concordando direttamente con le banche mentre noi abbiamo stuzzicato Deutsche Bank, con quello che ci sta costando. Sto valutando se proporre esposto denuncia per danno erariale, dato che nel mio ruolo non posso esimermi». Dal consigliere di Progetto in Comune arriva la «preghiera di prestare un’attenzione maggiore quando si tratta di entrare in un contenzioso dal quale deriva un aggravio di costi per l’amministrazione. Sento spesso dire che le risorse non ci sono, poi vedo 1,6 milioni di spese legali e faccio fatica a capirlo e a spiegarlo ai cittadini».

Antonelli: «Non volete capire»

Stizzita la risposta del sindaco Antonelli: «Mi scusi ma è lei dovrebbe prestare maggiore attenzione alle parole che dice – le parole rivolte a Cascio – quasi preferirei un esposto così vediamo in tribunale chi ha ragione e chi ha torto. Perché non vi entra in testa: non potete continuare a dire che siamo l’unico comune che ha sbagliato. Per noi però non abbiamo fatto niente di sbagliato, abbiamo dovuto fare quello che occorreva fare. La Cassazione ci sta dando ragione e anzi sta andando in tutti i comuni a chiedere di fare quello che abbiamo fatto noi». Nel frattempo la causa alla High Court di Londra è stata persa: «Abbiamo dovuto difenderci da una causa e quindi avevamo poco da fare – aggiunge Antonelli – voi dimenticate sempre che c’è la Corte dei Conti a cui fare riferimento. Se c’era da fare un esposto lo avrebbe già fatto la Corte dei Conti, che anzi sta facendo esposti ai Comuni che non fanno qualche azione per ottemperare a quello che la Cassazione italiana sta confermando a più riprese». Per il sindaco il problema nasce all’origine: «Quando è stato sottoscritto questo derivato non si è pensato di farlo con una banca che avesse sede legale in Italia. Avremmo un po di soldi da spendere se non fosse stato fatto questo sbaglio. Sempre che sia stato uno sbaglio, perché penso ci fosse stato un bando per affidare questa operazione a una banca piuttosto che a un’altra. Non ci provo più a convincervi ma noi abbiamo la coscienza a posto, tanto più l’ufficio legale che sta seguendo la legge e quello che la legge ci impone di fare in questo momento».

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