Didattica a distanza, un prezioso aiuto dal Lions Club Gallarate Seprio con 16 tablet

Lions Club Gallarate Seprio tablet

GALLARATE – Ci sono ragazzi che nei tre mesi di lockdown hanno dovuto condividere un computer con altri tre fratelli o con il padre in smart working, hanno seguito le lezioni con lo smartphone senza mai giga della mamma, hanno fatto i compiti su palmari malconci andando in giro per la città alla ricerca del wi-fi gratis. Perché la rete, nel 2020, non è ancora un lusso per tutti. E siccome la didattica a distanza, entrata con l’emergenza Covid nelle abitudini della scuola italiana, è un’eventualità che al momento non si può escludere in vista della ripresa a settembre, bisogna correre ai ripari. Il Lions club Gallarate Seprio non ha voluto far mancare il proprio generoso contributo, donando al Comune 16 tablet di ultima generazione per gli studenti della città sprovvisti di un supporto multimediale diventato da un giorno all’altro uno strumento indispensabile per l’apprendimento.

Generosa praticità

Dai primi colloqui tra Lilly Pavan in rappresentanza dei Lions con l’assessore all’Istruzione Massimo Palazzi alla consegna dei tablet, avvenuta oggi 12 giugno a Palazzo Borghi, il passo è stato brevissimo. Nei numerosi service compiuti per la comunità, il Gallarate Seprio ha sempre dato prova di essere un club non soltanto genoroso, ma anche molto pratico. «Mancano i tablet ai nostri ragazzi? Glieli compriamo noi». E così è stato fatto.

Lions Club Gallarate Seprio tablet

Il supporto dei Lions

Così come ha spiegato il presidente del Lions club Gallarate Seprio Francesco Curti durante la cerimonia di consegna, è stata una scelta precisa quella di donare i tablet al Comune, lasciando poi all’Ufficio Cultura – in collaborazione con gli istituti scolastici – invididuare le famiglie che hanno effettivo bisogno di un aiuto. «Le scuole hanno dato un mano dove possibile e anche noi stiamo erogando dei contributi per aiutare i genitori in questo momento difficile per tutti», ha detto Cassani. «Di contributi generosi, però, c’è sempre bisogno, e anche stavolta i Lions si sono fatti trovare pronti». Secondo Palazzi, la donazione è «espressione della solidarietà digitale», un fenomeno emerso con il lockdown.

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