Discariche abusive nei boschi di Borsano. E rubano le paulownie

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BUSTO ARSIZIO – «Entrano con i camion e scaricano senza ritegno i resti di lavori edili». Succede nei boschi di Borsano attorno all’inceneritore Accam e a denunciarlo è il consigliere comunale di Forza Italia Orazio Tallarida, borsanese, in sopralluogo dove si consuma lo scempio della natura che circonda il quartiere, frequentatissima dai runner. All’assessore alla sicurezza Massimo Rogora rivolge un appello a «dotare la polizia locale di fototrappole per scoprire gli scaricatori abusivi, a garanzia di una città attenta alla legalità e all’ambiente, più della spasmodica attenzione alle potature, peraltro eseguite sotto il controllo di esperti e agronomi». Una evidente stoccata a Legambiente, che da tempo incalza l’amministrazione sul tema della manutenzione del verde dei viali.

La denuncia

«Anche oggi (20 gennaio) – rivela Tallarida – alcuni testimoni hanno visto dei camion che trasportavano materiale edile, finito nei boschi vicino all’impianto Accam». Il risultato lo si ritrova sulle stradine e sui sentieri che si diramano dalla via Dairago e dalla via Buscate e che si inoltrano nei boschi: materiali inerti, resti di demolizioni, elettrodomestici, porte, mobili. «Sembra addirittura che ultimamente gli scarichi abusivi siano aumentati e per il Comune, oltre allo scempio estetico, è un problema anche ambientale ed economico – sostiene il consigliere di Forza Italia – noi crediamo sia arrivato il momento di agire con più decisione contro chi perpetra comportamenti illeciti che danneggiano tutti, per un risparmio di qualche decina di euro, e considerando che la piattaforma ecologica è sempre stata a disposizione di tutti anche durante la prima ondata della pandemia».

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L’appello del comitato

In campo anche Adriano Landoni, storico portavoce del comitato ecologico “Inceneritore e ambiente” di Borsano, che dal parco del Benessere di via Mortara, con l’impianto di Accam sullo sfondo, rivolge un appello ai borsanesi contro il degrado dei boschi attorno al quartiere. «I nostri boschi sono un bene prezioso, prendiamocene cura e tuteliamoli». La speranza di Landoni e del consigliere Tallarida è che ci possano essere anche segnalazioni per sgominare gli scaricatori abusivi che sfregiano la natura che circonda Borsano.

Il “ratto” delle paulownie

Proprio al parco del Benessere, dove nei mesi scorsi sono state piantate 110 paulownie frutto delle donazioni di molti benefattori di Borsano e non solo, il consigliere Tallarida ha scoperto che una ventina di piantine “mangia-smog” sono state portate via da qualche ignoto “furbetto”. «Mi piange il cuore, ma le sostituirò a mie spese» annuncia Orazio Tallarida, promotore dell’iniziativa insieme all’assessore al verde Laura Rogora di cui è il braccio destro. «Ma non ha senso asportare le piantine dal parco, magari per tenerle a casa in un vaso».

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