Traffico di droga e armi, trenta arresti in Lombardia

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Un vasto traffico di droga e armi ha portato in carcere trenta persone, arrestate dai carabinieri in varie province della Lombardia, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Monza, con accuse a vario titolo per traffico e illecita detenzione di armi da guerra e comuni, detenzione e traffico di stupefacenti, rapina, estorsioni, furto, ricettazione e riciclaggio, a seguito di un’indagine dei carabinieri di Sesto San Giovanni.

Spaccio e armi

Il gruppo criminale, composto da italiani, secondo le indagini coordinate dalla Procura di Monza, aveva messo in piedi una vasta rete di ‘spaccio’ di droga e armi, destinate a criminali residenti sia in Provincia di Milano che in tutta la regione.

A gestire la rete era un uomo di 64 anni, casa a Cologno Monzese (Milano) ma originario della Sicilia, che insieme a sua moglie avrebbe dato mandato ai collaboratori perché mettessero ciclicamente a segno truffe, rapine e organizzassero anche remuneravie estorsioni. Il denaro derivante da questo primo “livello” criminale, sarebbe stato poi investito nell’acquisto di armi e di droga, per la maggior parte hashish. Un’organizzazione atipica quella descritta dagli inquirenti, il fascicolo di inchiesta é a firma del pm Michela Versini e coordinata anche dal Procuratore della Repubblica di Monza Claudio Gittardi, senza compiti ben delineati ma solo ordini diretti dal “vertice”, ovvero la coppia di sessantenni. Durante l’operazione di oggi i carabinieri hanno sequestrato 13 kg di hashish, qualche dose di cocaina e 16mila euro in contanti. Durante le indagini invece sono saltate fuori le armi, quattro pistole e una mitragliatrice Skorpion con silenziatore, oltre ad altri 58 kg di droga e circa 440mila euro in contanti. Tra le armi sequestrate anche quella usata per uccidere Carbone Donato, il 16 ottobre 2019 a Cernusco sul Naviglio, nel milanese.

Coppia di 60 enni al comando
A far scattare le indagini é stata una brutale aggressione, nel 2017, quando un uomo ha denunciato ai carabinieri di essere stato picchiato in strada senza apparente motivo. Emerse in realtà che il pestaggio era stato conseguenza di una partita di droga non pagata, mettendo gli investigatori sulle tracce della rete di spacciatori del gruppo, fino a risalire a tutti e 63 gli indagati (che includono i 30 arrestati di oggi), e al traffico di armi e droga.

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