Drone per la sicurezza, Poliseno (Cardano è) dice no: «Non siamo nel Bronx»

cardano sicurezza sprechi drone

CARDANO AL CAMPO – Che siano 170mila o 200mila euro, non fa molta differenza. Arrivare a investire nella videosorveglianza queste cifre, per il consigliere di opposizione Massimo Poliseno (Cardano è), si tratta comunque di «una spesa eccessiva e non prioritaria per un Comune di meno di 15mila abitanti». E aggiunge: «A mio giudizio non necessita di implementare in questo modo gli strumenti già esistenti di controllo del territorio». In particolare, l’esponente della minoranza punta il dito contro l’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Colombo, che finora ha collezionato «8 nuove telecamere di lettura targhe, 25 fisse e una di osservazione». Oltre alla new entry, ovvero un drone da 15mila euro. Un modo per dire: «Ok investire in sicurezza, ma siamo realistici: Cardano non è il Bronx».

Evitare sprechi

La posizione di Poliseno non esclude degli interventi ad hoc, utili per contrastare casi specifici di degrado, come «in alcuni parchi pubblici o in zone poco centrali della città». Ciò non toglie che «la situazione di Cardano non è tale da giustificare un investimento come quello in oggetto». Nemmeno se – come nel caso del drone – si parla di fondi ottenuti attraverso finanziamenti statali o regionali. Anzi, affonda: «Sia le risorse del Comune, sia quelle erogate da altre pubbliche amministrazioni – centrali o periferiche – sono pur sempre risorse pubbliche. E come tali meritano di essere spese con senso della realtà, evitando sperperi». Poliseno non nega alcune preoccupazioni, fra tutte la manutenzione che questi strumenti richiederanno e «che si tradurrà inevitabilmente in ulteriori spese a carico del bilancio comunale e, quindi, dei cittadini». Soprattutto in tempo di pandemia, sottolinea, un momento in cui sarebbe necessario «un cambio nelle linee d’azione dell’amministrazione».

Puntare sui giovani e le scuole

Se la direzione presa dalla squadra Colombo nel campo della sicurezza risulta chiara, per Poliseno non è lo stesso in altri ambiti, «che dovrebbero avere priorità nella ripartizione dei fondi che lo Stato – e gli enti locali – percepirà dall’Ue nei prossimi mesi». In particolare, fa riferimento agli interventi nel settore sanitario e sociale, «con attenzioni alle future generazioni». E sposta quindi l’attenzione sulla rigenerazione del patrimonio pubblico scolastico. Come? «Attraverso l’ammodernamento e la digitalizzazione delle scuole esistenti, la predisposizione di spazi tali da consentire la fruizione delle aule in condizioni di maggior sicurezza, anche in tempi di emergenza sanitaria, e assicurarsi che a tutti sia garantita la fruizione della didattica a distanza». E ancora: «Significa potenziare e digitalizzare la nostra biblioteca, nonché mettere a disposizione dei ragazzi nuovi spazi per lo studio e lo svago. Oltre a immaginare concreti aiuti economici ai giovani che, pur vivendo di contratti a termine e malpagati, vorrebbero gettare le basi di una loro famiglia senza necessariamente dover contare sull’aiuto dei genitori».

Ma i dubbi restano

Per Poliseno la posizione da prendere è chiara: «Oltre che ad una “Cardano sicura” vorrei si pensasse anche a una “Cardano futura”». Per ottenere fondi «si dovranno mettere in campo progetti convincenti, realistici, in grado di essere avviati rapidamente e che abbiano un impatto, finalmente attivo e non passivo, sulle future generazioni». Queste le intenzioni, ma non senza qualche pensiero: «Lasciatemi dubitare del fatto che un’amministrazione che nel suo documento programmatico non dedica mai neanche una riga alle politiche giovanili possa dimostrarsi capace di vincere questa sfida».

Progetto “Cardano sicura”: fototrappole e un drone per la polizia locale

cardano sicurezza sprechi drone – MALPENSA24