Due volte “Miracolato”, al Teatro di Varese il Vangelo secondo Max Angioni

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VARESE – Dalle conversazioni ai tempi dei social e la relazione con lo sport, alla maledizione di arrivare secondo e le ormai note rivisitazioni dei miracoli: al Teatro di Varese la sferzante ironia di Max Angioni animerà ancora oggi, domenica 12 marzo, alle 18 i monologhi incorniciati nella scena minimalista di “Miracolato”, spettacolo in cui racconterà un condensato delle sue esperienze. Al tour di oltre sessanta date del comico, reduce dai successi di Italia’s Got Talent, Zelig, Le Iene e Lol 2, è stata aggiunta una replica all’Apollonio dopo il sold out realizzato per la serata di ieri.

Un filtro surreale e inaspettato per esorcizzare la realtà

Tra interazioni con il pubblico e incursioni nei suoi folli personaggi, resi celebri dai passaggi tv e dai social network, il talento di Angioni offre uno sguardo originale ed esilarante sulla realtà quotidiana. La verve tipica della stand-up comedy accompagna, con ritmo serrato, i diversi quadri del racconto, in cui Max torna a stupire con il tema dei miracoli, con cui è diventato celebre.
“Miracolato” perché rispolvera avvenimenti epici – come quelli descritti nel Vangelo – e li rielabora in una chiave comica ed eccentrica. “Miracolato” perché è stato protagonista di un’escalation di successi nell’ultimo anno, che lo hanno fatto sentire così fortunato da provare a immaginare nuovi miracoli moderni.
La comicità diventa uno strumento, divertente ed inaspettato, per rendere accessibili argomenti apparentemente troppo sacri per concedersi all’ironia, e divulgare le storie più antiche del mondo filtrandole attraverso una lente leggera e brillante. «Assecondando l’immaginazione rielaboro le mie sfighe attraverso la comicità, uso il palcoscenico per esorcizzare la mia realtà, e per offrire uno spunto agli altri per affrontare la propria».

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