Segno negativo per l’economia a Varese, incertezza e rischio recessione

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VARESE – Pur restando al di sopra della media lombarda, a Varese l’indice di produzione industriale nel secondo trimestre ’19 segna un -0,5%. È quanto emerge dall’analisi congiunturale elaborata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio, i cui dati sono stati diffusi oggi, venerdì 2 agosto. Come ha rilevato il presidente Fabio Lunghi, è «una situazione che, inevitabilmente, si ripercuote sulle aspettative degli imprenditori stessi», tra cui si riduce il numero degli ottimisti.

Guerre tariffarie e un contesto instabile

Nel secondo trimestre ’19 l’indice di produzione industriale varesino ha fatto segnare un -0,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato, espressione della variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata dalle aziende, è per la seconda volta consecutiva in terreno negativo, riflettendoun rallentamento che si è avviato a fine 2018.
Sono queste alcune delle indicazioni che emergono dall’analisi congiunturale elaborata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio, sulla base di quasi trecento interviste condotte da UnionCamere Lombardia interpellando altrettante imprese dell’industria e dell’artigianato presenti sul nostro territorio.
Come ha segnalato Lunghi, «il nostro sistema produttivo, fortemente interconnesso con l’economia internazionale, risente di quei venti contrari che accrescono il rischio di una revisione al ribasso delle previsioni, e di un sistema politico nazionale che non ha ancora dato segnali concreti al mondo imprenditoriale. Una situazione che, inevitabilmente, si ripercuote sulle aspettative degli imprenditori stessi, alle prese con un contesto geopolitico interno e internazionale instabile e con le guerre tariffarie in corso. Il tutto contribuisce a una decelerazione di quell’export che è da sempre il volano del modello economico varesino, costituendo oltre il 43% del fatturato industriale».

Si riduce il fronte degli ottimisti

Il rallentamento registrato nel secondo trimestre colloca Varese a metà di una classifica della produzione industriale lombarda, che evidenzia una media del -0,9%. Se Lecco fa registrare la performance peggiore, con – 4,6%, al contrario nel secondo trimestre dell’anno, la congiuntura migliore è stata quella della provincia di Lodi (+4,9%).
Passando poi all’artigianato, in questo comparto Varese segna un risultato leggermente peggiore rispetto a quello industriale: qui, nel periodo compreso tra aprile e giugno, le nostre imprese hanno registrato una decrescita produttiva dello 0,8%, pur in un contesto lombardo che ha saputo tenere il passo (+0,2%).
Quanto ai settori, il risultato negativo dell’industria è influenzato soprattutto dai mezzi di trasporto (-5,6%), insieme alla meccanica (-1,2%), oltre che dal tessile (-8,5%), e dall’abbigliamento (-1,2%). Al contrario, buona la tenuta della chimica (+3,5%), della gomma-plastica (+1,9%) e dell’alimentare (+2,4%).
A fronte di questa situazione, si riduce il fronte degli ottimisti: solo il 16% degli imprenditori industriali, dichiarano che nel prossimo trimestre la produzione sarà in aumento. La previsione di stabilità è indicata dal 63% degli interpellati durante l’indagine congiunturale, mentre il 21% prevede un andamento negativo. Tra gli imprenditori artigiani, poi, queste percentuali sono ulteriormente al ribasso: qui, ben il 32% vede tinte fosche.

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