Elezioni a Legnano, il centrodestra verso un candidato sindaco di Fratelli d’Italia

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LEGNANO – Sarà probabilmente di Fratelli d’Italia il candidato sindaco del centrodestra per Legnano. L’accordo tra FdI e gli alleati Lega e Forza Italia rientra in una partita molto più ampia che riguarda l’intera Penisola, passando dalle tante amministrazioni locali, Regioni e Comuni, per il cui rinnovo si voterà in settembre. L’accordo politico raggiunto da Meloni, Salvini e Berlusconi e annunciato nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 22 giugno, parte infatti dalle Regionali e si estende poi ai Comuni, siano essi capoluogo o meno, per presentare ovunque candidati unitari, espressione cioè dell’intero centrodestra.

La Lega guarda a Sud, FdI punta sul Nord

«Estremamente soddisfatto della scelta comune, consapevole e convinta a cui il centrodestra è arrivato, smentendo tutte le voci e i tentativi di divisione». È quanto ha detto all’agenzia di stampa Adnkronos il vice presidente del Senato Ignazio La Russa, cofondatore di Fratelli d’Italia, limitandosi a rilevare come la soluzione sia «una vittoria della coalizione» e non di un partito o dell’altro. Il comunicato congiunto di lunedì di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi mette fine alle incertezze su alcune presidenze di regione e viene quindi stabilito una volta per tutte che sono confermati Toti e Zaia in Liguria e Veneto, e poi Acquaroli nelle Marche, Caldoro in Campania, Ceccardi in Toscana e Fitto in Puglia. In più, mette, come richiesto dalla Lega, alcuni punti fermi sui primi cittadini di città importanti come Reggio Calabria, Andria, Chieti, Macerata, Matera, Nuoro. Restano diverse le città, fra quelle non indicate nel comunicato congiunto, dove FdI, a quanto emerge, intende confrontarsi in particolare con Forza Italia su alcune realtà meridionali importanti come Crotone, Agrigento e Trani. Ma anche al Nord c’è qualche piazza su cui FdI intenderebbe giocare le sue carte, a cominciare da Bolzano, simbolicamente significativa perché difesa dalla destra nella sua italianità, come pure centri lombardi quali Segrate e, appunto, Legnano.

Svolta dopo mesi di trattative inconcludenti

Per quanto riguarda in particolare la città del Guerriero, l’accordo tripartito per un candidato sindaco di Fratelli d’Italia, e non della Lega o di Forza Italia, coincide anche con l’esclusione dei due partiti coinvolti nell’inchiesta Piazza Pulita, conclusasi con la condanna in primo grado degli ex sindaci Gianbattista Fratus (Lega) e Maurizio Cozzi (FI) per i concorsi pubblici manipolati. Il partito della Meloni vanta insomma una sorta di “verginità giudiziaria” che può far valere sul tavolo di una trattativa che dopo essersi trascinata per molti mesi sembrava ormai destinata ad arenarsi, alimentando ogni genere di ipotesi. Se nello scacchiere nazionale del centrodestra la casella di Legnano sarà assegnata come pare a FdI, resta ora da individuare il possibile candidato alla successione di Fratus. E il più probabile appare subito Maira Cacucci (nella foto in alto, con a sinistra La Russa e a destra Riccardo De Corato), ex assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale della città e avvocato difensore di Fratus nel processo Piazza Pulita.

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