Busto, maggioranza in consiglio senza i numeri: la salvano PD e Cinque Stelle

BUSTO ARSIZIO – Voto bipartisan sulla variazione di bilancio che stanzia fondi per le scuole. La maggioranza arriva in consiglio comunale senza l’autosufficienza per garantire il numero legale, ma l’opposizione non fa lo sgambetto, così la revisione del documento di programmazione finanziaria passa agevolmente, anche con i voti del Pd e del M5S (astenuto il gruppo di Busto al Centro).

Maggioranza col fiato corto

Sui banchi “virtuali” del consiglio da remoto, la maggioranza si presenta senza i numeri. Mancano i due consiglieri del gruppo misto (Diego Cornacchia e Mariangela Buttiglieri), il rappresentante di Busto Grande Paolo Efrem e due dei sei esponenti del gruppo della Lega (Livio Pinciroli e Alessandro Albani). Assenze in gran parte giustificate, ma in misura tale da non consentire alla coalizione di governo di garantire il numero legale della seduta, nel caso in cui l’opposizione avesse voluto forzare la mano per dare un segnale politico. I consiglieri di maggioranza presenti “in aula” sono infatti solo 12 su 25, uno in meno rispetto al minimo necessario per il numero legale. E se su un provvedimento che stanzia risorse destinate in gran parte alle scuole nessuno, in opposizione, si sogna di fare uno sgambetto, in continuità con la collaborazione a livello consiliare inaugurata già con il maxi-emendamento di inizio maggio, il segnale in vista della navigazione da qui a fine mandato della maggioranza di centrodestra non è certo positivo.

Il dibattito

Il dibattito sulla variazione di bilancio ripropone i temi già sentiti in commissione, con il botta e risposta in maggioranza sulla tenuta dei conti da qui a fine anno. «L’assessore al bilancio è ottimista, io sarei cauta» ribadisce la consigliere leghista Paola Reguzzoni. «Non è ottimismo, ma consapevolezza del lavoro che stiamo facendo per monitorare la situazione e mettere in sicurezza il bilancio» rivendica la delegata ai conti Paola Magugliani. C’è anche l’immancabile siparietto quando il capogruppo M5S Luigi Genoni appare disconnesso dallo streaming («una nemesi per un esponente dei Cinque Stelle» la battuta del presidente del consiglio Valerio Mariani) e il sindaco Emanuele Antonelli lo prende in giro «E voleva fare il sindaco?». Subito rimproverato da Mariani, memore del battibecco della scorsa seduta: «Non cominciamo…».

La variazione di bilancio

Il grosso delle risorse spostate riguarda le scuole, in tutto 375mila euro: contributi di sostegno ai nidi privati per 100mila euro e alle scuole materne non comunali convenzionate per 135mila euro, più 40mila euro ai centri ricreativi diurni gestiti dagli oratori e 100mila euro per il sistema scolastico cittadino in generale, da utilizzare per le esigenze legate al rientro a settembre (tra cui connessioni e device per la didattica a distanza). In più ci sono 170mila euro di finanziamenti arrivati dal ministero degli interni, destinati per 80mila euro alla messa in sicurezza delle scuole elementari e medie e per 90mila euro ad interventi a favore della mobilità sostenibile. Infine 30mila euro di avanzo per investimenti destinati alla manutenzione del verde pubblico.

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