Busto, sì alla manovra da 5 milioni: aiuti e sconti Tari e Tosap. Scontro Antonelli-Pd

BUSTO ARSIZIO – Passa in consiglio comunale la manovra anti-crisi da 5 milioni di euro condivisa da tutti i gruppi consiliari in commissione bilancio. Il maxi-emendamento ottiene il Sì unanime dell’aula, convocata a distanza in videoconferenza in una seduta fiume iniziata questa mattina (9 maggio). Starà ora alla giunta mettere in pratica le misure previste nel documento illustrato dalla presidente della commissione bilancio Paola Reguzzoni: Tari esentata per cinque mesi alle imprese, Tosap sospesa fino a fine anno, fondo di solidarietà per gli affitti, sostegno alle famiglie in difficoltà, alle fragilità e alle attività estive per i minori. Ma l’astensione di PD e IV sul voto della variazione di bilancio manda su tutte le furie il sindaco Antonelli, che battibecca con il presidente del consiglio (Dem) Mariani. «Allibiti» a vicenda.

Scintille Antonelli-Mariani

Quando i consiglieri del Pd e di Italia Viva si sono astenuti sul voto finale della variazione al bilancio emendata, il sindaco Emanuele Antonelli ha chiesto la parola per attaccare i consiglieri di opposizione: «Non capisco perché vi siate astenuti dopo aver condiviso le misure dell’emendamento. Forse per non compromettervi? A me il vostro atteggiamento non è piaciuto, sono allibito». Da qui ne è nato un vivace botta e risposta con il presidente del consiglio Valerio Mariani, seduto a pochi metri di distanza nella sala esagonale di palazzo Gilardoni. «Noi siamo allibiti dall’incapacità di capire i diversi ruoli politici di ciascuno – ribatte Mariani – lei faccia il sindaco e non faccia propaganda elettorale». Il battibecco è continuato con il sindaco che ha ribadito la sua indignazione per l’astensione e con Mariani che lo ha accusato di «fare un comizio». Fino a che è stata la capogruppo Dem Valentina Verga a motivare la scelta di astenersi: «Ci sembrava chiaro il nostro voto favorevole all’emendamento e non al resto. La variazione comprendeva anche punti su cui abbiamo posto delle domande e su cui abbiamo ricevuto risposte non così chiare ed esaustive».

I sassolini di BaC

Ma al di là del clima di collaborazione bipartisan che ha caratterizzato la stesura dell’emendamento, qualche sassolino era già venuto fuori nel corso del dibattito sulla variazione di bilancio. «Resta il rammarico che i 24 consiglieri comunali non siano stati interpellati prima dall’amministrazione, alla richiesta di dare una mano nelle scelte della fase di emergenza ci è stata data risposta negativa – ricorda il consigliere di Busto al Centro Gianluca Castiglioni – se questa collaborazione fosse iniziata prima, si sarebbero potute trovare più risorse da mettere a disposizione delle misure anti-crisi, mentre quelle individuate sono solo il frutto di operazioni contabili, ma non di un ragionato taglio. Il sindaco doveva capire che questo non era più il suo bilancio prima delle elezioni ma un impegno per la città e i cittadini». Parole che avevano suscitato critiche dai banchi della maggioranza, con il capogruppo della Lega Ivo Azzimonti che ha definito «inopportuno mettere il cappello e andare oltre» sulla manovra, mentre per Antonelli «bastava un colpo di telefono e avrei ascoltato i vostri suggerimenti».

La condivisione bipartisan

busto paola reguzzoni legaInsomma, dietro all’unanimità sulle misure per fronteggiare l’emergenza economica causata dal Covid-19, rimangono contrapposizioni e ripicche tra le forze consiliari. Eppure la consigliera leghista Paola Reguzzoni aveva provato ad allontanare la politica partitica dall’iniziativa condivisa. «Mi spoglio della veste politica e indosso quella di presidente della commissione bilancio – le parole con cui ha illustrato la “manovra” – è un documento frutto di ampie sensibilità, non di una testa e due mani, ma di 20 teste e 40 mani, che mira a rendere gli interventi efficaci già da domani mattina, non tra uno o due mesi, e con la minor burocrazia possibile. Autocertificazioni e controlli ex post». Come ha sintetizzato la capogruppo di Idee in Comune Donatella Fraschini «urgente, veloce e semplice». E se Verga (Pd) ha evidenziato l’appoggio «non scontato» delle opposizioni, Azzimonti (Lega) si è detto «orgoglioso» di questa iniziativa condivisa.

L’assessore guarda avanti

Dai “banchi” della giunta l’assessore al bilancio Paola Magugliani, dopo aver incassato il via libera al consuntivo 2019 e aver illustrato l’impianto originario della variazione (che comprendeva, tra gli altri, 530mila euro di maggiori spese – 250mila per la validazione del progetto del palaghiaccio, 200mila per il parcheggio del Tribunale e 80mila per il materiale informatico per lo smart working), ha elogiato il «lavoro di squadra molto forte» del consiglio, annunciando che «ce ne sarà ancora bisogno» quando si dovranno recuperare le risorse che verranno a mancare nel bilancio preventivo 2020. Si dovranno compiere «scelte che ricadranno sulle future generazioni», tra la rimodulazione dei mutui, gli accertamenti tributari (ci sono 4 milioni in sospeso) e la copertura degli introiti incerti, come quelli dalle multe e dagli oneri di urbanizzazione.

Le proposte del sindaco

Da parte sua, il sindaco Emanuele Antonelli ha compiuto un lungo excursus di tutte le iniziative messe in atto dall’amministrazione nel periodo del lockdown: un lavoro «preso come base dai consiglieri per il loro emendamento». Dalla sospensione di rette e accertamenti tributari alla fornitura di DPI (tra cui le «60-65mila mascherine vendute nelle farmacie Agesp»), dalle iniziative di sostegno alle famiglie in difficoltà grazie alla «magnifica task force di Busto» con le realtà del volontariato, fino all’attenzione al commercio, «mai venuta meno – sottolinea Antonelli, con un velato riferimento alle polemiche dei giorni scorsi – meglio iniziative sostenibili e mirate, come il bando Restart della Camera di Commercio, che iniziative mediatiche». Tra le iniziative allo studio, il sindaco ha rivelato l’ipotesi di concedere «zone pedonali temporanee» per i dehors dei bar e dei ristoranti, grandi spazi all’aperto a costo zero, anche temporaneamente al posto di strade e parcheggi. E ancora, piste ciclabili “light” per incentivare la mobilità dolce e tariffe ridotte per far ripartire le società sportive. In attesa di nuovi fondi dal governo a compensazione dei mancati introiti tributari.

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