Busto, Ceccuzzi: «No alla piazza. Ora però l’amministrazione si dia una mossa»

busto centro città

BUSTO ARSIZIO – «Noi in piazza Santa Maria non c’eravamo. Preferiamo utilizzare altri metodi per sensibilizzare l’opinione pubblica e l’amministrazione rispetto alla pesante situazione che stiamo vivendo. Però credo sia giusto anche dare una risposta del perché ieri (sabato 2 maggio) un gruppo di commercianti ha aderito a quella forma di protesta. E il motivo è che quel flash mob è la conseguenza di un vuoto che si è creato e che qualcuno ha deciso di riempire. In quel modo che noi non condividiamo».

Alessandra Ceccuzzi, presidente del Comitato commercianti del centro cittadino è (lo dice lei) «incazzata come un toro».  A nome di tutto il Comitato che rappresenta prende le distanze dai modi con cui è stata organizzata la manifestazione, ma non risparmia Palazzo Gilardoni, «perché a oggi non abbiamo ancora avuto una risposta rispetto a quanto chiediamo».

Palazzo Gilardoni si dia una mossa

«Anche se non siamo scesi in piazza – spiega Alessandra Ceccuzzi – come Comitato abbiamo deciso di prendere una posizione decisa. Da tempo chiediamo al Comune di dare risposte forti, ma oggi non possiamo più aspettare. Perché altrimenti quel vuoto, che anche noi commercianti sentiamo essersi creato, lascia spazio a iniziative come quella che abbiamo assistito. Diciamolo in maniera schietta: chi è andato in piazza Santa Maria a protestare è perché si è sentito abbandonato. Poi dico che quello non è il modo per portare avanti le nostre ragioni, ma il fatto che spesso ci sentiamo soli ad affrontare una situazione pesantissima è un dato che non si può non considerare».

No alle proteste, sì alle proposte

«A Palazzo Gilardoni sanno di cosa ha bisogno tutta la nostra categoria. E alcune misure possono essere attuate dall’amministrazione, che però a oggi non ha ancora dato alcun segnale concreto», continua Ceccuzzi prima di snocciolare in maniera schematica ciò che si potrebbe incominciare a fare per chi ha un’attività da riavviare.

«Chiediamo che vengano concesse agevolazioni ai proprietari che riducono l’affitto dei locali; che – continua – venga raddoppiato il tempo della sosta senza però toccare il costo orario dei parcheggi poiché per fare acquisti ci vorrà molto più tempo rispetto a prima. Vorremmo che venisse eliminata la ztl almeno fino a giugno per rendere la vita più facile a chi in questo momento sta lavorando; la concessione gratuita del plateatico e la pedonalizzazione di alcune strade per avere spazio all’esterno dove i locali potranno mettere sedie e tavoli e recuperare la riduzione dei posti all’interno. Ecco queste sono alcune proposte che l’amministrazione potrebbe dare e che speriamo di avere in tempi rapidi».

Elasticità e buon senso

Ceccuzzi spera che chi amministra la città dimostri in questa situazione difficile e delicata «elasticità nel prendere decisioni, ma anche buon senso nei confronti di tutti. Perché non si possono multare tre commesse che stanno aspettando di iniziare a lavorare». E infine, rivolgendosi (forse) un po’ a chi ieri ha manifestato e un po’ al mondo politico che poi deve prendere decisioni, dice: «In questo momento tutti dovrebbero avere un forte senso di comunità e collettività. Oltre che di decisioni, tutti noi, non solo commercianti, abbiamo bisogno anche di coesione sociale».

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