BUSTO ARSIZIO – Più che il sindaco, ieri, lunedì 15 giugno, in consiglio comunale, il protagonista dei battibecchi è stato il presidente della Provincia di Varese. E l’innesco delle discussioni sono sempre stati i lavori negli edifici scolastici bustocchi di pertinenza di Villa Recalcati.
Dopo l’attacco alla preside dell’Ite Tosi Amanda Ferrario, Emanuele Antonelli ha dato vita a un acceso dibattito con il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani, ex consigliere provinciale durante il mandato della compagine di centrosinistra guidata da Gunnar Vincenzi e che ha preceduto proprio l’approdo a Villa Recalcati del sindaco di Busto.
Lavoro, lavoro, tanto lavoro
La “nuttata” per Villa Recalcati, dopo la riforma Delrio che di fatto ha azzoppato le Province, non è ancora del tutto passata. Anche se nei due anni di mandato Antonelli l’ente è tornato (in misura più ridotta rispetto ai tempi d’oro) ad avere capacità d’investimento. «E – ha dichiarato Antonelli – quest’anno chiudiamo il bilancio in attivo». Un risultato importante sul quale il primo cittadino ha voluto stravincere politicamente, innescando la reazione di Mariani.
«E sapete perché siamo riusciti a ottenere questo risultato?», ha domandato Antonelli dandosi anche la risposta: «Perché noi abbiamo lavorato, lavorato e lavorato. A differenza di chi ci ha preceduto. Abbiamo scavato nel bilancio andando a recuperare risorse. Ecco la differenza è che noi lavoriamo e chi c’era prima parlava e basta».
Parole che accendono Mariani, il quale da ex consigliere provinciale del PD si è sentito chiamato in causa. Ricevendo in tutta risposta un «voi non siete capaci. Non siete mai stati capaci».
Apriti cielo. A quel punto il presidente del consiglio ha alzato il tiro: «Attenzione a come vi muovete, perché poi si muovono le procure della Repubblica». E il dibattito si è trasformato in un botta e risposta al vetriolo. «Ancora con queste procure della Repubblica – ha incalzato Antonelli – Basta, avete già fatto abbastanza danni, anche in Regione dove avete istigato all’odio».
E quando il presidente del consiglio ha cercato di chiudere la discussione, ormai scaduta in rissa, con un pizzico di sarcasmo: «Allora da questo momento diremo che solo il sindaco di Busto e il presidente della Provincia fanno le cose giuste», Antonelli l’ha preso sul serio e ha sancito: «Infatti è vero. E’ proprio così come dici tu».
La coda su chi ha voluto avere l’ultima parola, durata ancora qualche minuto, ve la risparmiamo.