Elezioni, Gianluca Marta si presenta a Magnago: «Avanti col buon lavoro fatto fin qui»

elezioni magnago centrosinistra candidato

MAGNAGO – «Se saremo eletti, la nuova Amministrazione dovrà concludere i progetti già in essere, come la casa di riposo, di cui finora sono state svolte solo pratiche burocratiche, e soprattutto il Pgt. Le palle di cemento che rotolano in piazza San Michele? L’arredo urbano era in una situazione deficitaria, abbiamo cercato di porvi rimedio. Se poi qualcuno voleva le palle quadrate…». Dimostra di avere la battuta pronta Gianluca Marta, 31 anni, sposato e padre di un bambino di un anno e mezzo, di professione archeologo dopo la laurea in materia conseguita all’Università Cattolica di Milano. È lui il candidato dalla lista di centrosinistra Progetto Cambiare per raccogliere il testimone del decennio di amministrazione del sindaco uscente, Carla Picco (con lui nella foto sotto) alle elezioni del 12 giugno.

«Nuova biblioteca il nostro fiore all’occhiello»

«Come consigliere comunale uscente con delega allo sviluppo culturale – spiega alla sua presentazione ufficiale avvenuta oggi, sabato 2 aprile – mi sono impegnato per la tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale, artistico, storico e archeologico. Come attività principali, ho contribuito alla rigenerazione dell’anfiteatro per la rassegna di teatro antico, alla tutela e valorizzazione della necropoli romana di Bienate, alla valorizzazione di tutte le architetture storiche del paese. E ho sondato nuovi metodi di comunicazione, promuovendo con video sul canale Youtube del Comune le tele del Procaccini conservate nella parrocchiale di Magnago e nella chiesa di San Bartolomeo a Bienate.

«Come lista, negli ultimi 5 anni il progetto più ambizioso è stato la nuova biblioteca, con il recupero di un edificio quasi abbandonato nel pieno centro del paese e ora restituito alla cittadinanza anche come centro civico e culturale, riqualificando tutto il centro. Anche se, per metà mandato, non abbiamo potuto fare quello che volevamo a causa del Covid e della crisi energetica e geopolitica».

Se fosse eletto sindaco, come prima cosa da fare Gianluca Marta metterebbe «essere presenti sul territorio per recepire dinamiche e richieste della popolazione ma anche esterne, provenienti da un mondo in rapido cambiamento. Dovremo proporre novità pur mantenendoci nel solco di un’Amministrazione che ha dato i suoi frutti. Il programma non è ancora chiuso – aggiunge – come la lista, per condividere con i cittadini le decisioni da prendere». Mentre fra i risultati ottenuti, ultimo in ordine di tempo, mette il parco di Bienate, dove vive. «Anche questo servirà per rimettere insieme le persone e ricreare relazioni umane in un paese dove la gente abita ma non vive, perché lavora altrove, e dopo la crescita dell’isolamento causata dall’emergenza Covid».

Picco: «Tanti risultati nonostante le emergenze»

La presentazione in piazza di Marta è anche l’occasione per stilare con il sindaco uscente il bilancio del suo lungo mandato. «Se sposto un po’ indietro le lancette – confida Carla Picco – sembra passato tanto, ma anche ieri che tutto è cominciato. Sono stati anni davvero intensi, in cui è successo l’imprevedibile, nonostante ci sia sempre la preoccupazione che avvengano fatti spiacevoli, magari naturali. L’esperienza del Covid ci ha proiettato in un’altra dimensione.

«All’inizio eravamo in piena crisi economica, con possibilità di spesa limitatissima per il patto di stabilità e tutto controllato al centesimo. Poi, piano piano, c’è stato un allentamento della spesa con una maggiore possibilità di investire e fare le opere di cui il nostro comune aveva bisogno. Abbiamo acchiappato al volo la possibilità che ci si è presentata di intervenire sull’edificio che ospiterà la biblioteca nel centro del capoluogo, con un Piano integrato di intervento partito dalla chiusura della fonderia Focrem, al confine con Vanzaghello. I proprietari hanno chiesto di convertire quell’area da industriale a commerciale e tutti gli oneri di quella conversione, più un contributo extra, sono stati destinati a rimettere a posto la piazza centrale e quell’edificio, acquistato dal Comune anni fa e vincolato dalla Soprintendenza. Tutto è stato fatto con le regole della pubblica amministrazione, ma con i tempi e la sburocratizzazione tipici dei privati.

«Questa rimane l’opera più importante anche perché più visibile, poi c’è stato il sostegno alle scuole, la nascita di una superiore con Promos, l’educazione a tutti i livelli, le iniziative in campo culturale, il progetto per una sala conferenze da 120-130 posti. Abbiamo ricevuto tanti finanziamenti importanti e quello della Fondazione Cariplo per l’efficientamento degli edifici pubblici, con la copertura dei costi di progettazione tecnica e di consulenza giuridica e finanziaria, edificio per edificio. Proprio in questi giorni – conclude Picco – ci sarà la gara per l’aggiudicazione dei lavori».

elezioni magnago centrosinistra candidato – MALPENSA24