Elezioni Rsu, Uil in crescita a Varese con oltre 5000 voti. Ma è emergenza personale

VARESE – Le elezioni per il rinnovo delle Rsu nei settori del pubblico impiego, sanità e scuola hanno riscosso una buona partecipazione da parte dei lavoratori in provincia di Varese. La scorsa settimana si sono presentati alle urne il 75% dei dipendenti. Per la Uil di Varese è più che positivo il bilancio del voto, con il 15% in più delle preferenze raccolte rispetto alla tornata di quattro anni fa. Ma nei vari settori l’emergenza numero uno continua ad essere la carenza di personale.

Oltre 5000 voti

A stilare un bilancio sono il segretario generale Antonio Massafra e i responsabili delle categorie coinvolte dalle elezioni. È proprio Massafra a dare il via alle riflessioni. «La partecipazione massiccia è un buonissimo risultato, la gente dice che c’è bisogno di sindacati e soprattutto di sindacati confederali. Noi in questi anni continuiamo a registrare un aumento degli iscritti e a queste elezioni abbiamo avuto un aumento di voti». Più di 5000 le preferenze raccolte nel varesotto dalla Uil, oltre il 15% in più di 4 anni fa. Massafra guarda poi oltre l’esito delle votazioni, parlando di lavoro e pandemia. «In questi due anni c’è stata grande difficoltà tra gli operatori sanitari, ma anche negli enti locali e nella scuola. C’è stato un lavoro eccezionale nelle prefetture, all’Ispettorato del lavoro, all’Inps, Inail e nei tribunali: tutti i luoghi dove c’era bisogno di assicurare servizi essenziali ai cittadini». Infine i temi caldi di cui si sta occupando la Uil. «Siamo sensibili ai rinnovi contrattuali, all’aumento dei diritti, dei salari e della qualità dei rapporti di lavoro. La Uil è il sindacato delle persone».

Pubblica amministrazione

Gabriele Dellutri, segretario generale Uilpa Varese, ha fornito i dati relativi alle funzioni centrali della pubblica amministrazione. 1300 i votanti su 1600 aventi diritto al voto, con la Uilpa che ha ottenuto 309 voti, ovvero il 23,11%. Sono stati eletti 30 Rsu, 17 uomini e 13 donne. La Uil è il primo sindacato all’Agenzia delle Dogane di Varese con il 67%, ma anche in Questura, alla Motorizzazione, all’Archivio di Stato, al Pra, alla Procura della Repubblica e alla Commissione tributaria di Varese. Quindi ha parlato dei temi aperti: «Abbiamo un contratto appena firmato, ma che è già scaduto. Siamo sotto organico in quasi tutti gli uffici della provincia di Varese per quanto riguarda il pubblico. Abbiamo bisogno di personale che sostituisca chi va in pensione: il turnover manca da anni e l’età media nel pubblico impiego è di oltre 55 anni. Chiederemo assunzioni».

Istruzione

Francesco Aretano, segretario generale Uil Scuola Rua Varese, ha diffuso i dati delle elezioni in ambito scolastico. C’è stato un incremento di 500 voti netti rispetto alla precedente tornata, con 2300 voti raccolti ad oggi (mancano ancora alcune scuole all’appello) invece dei 1800 dell’elezione precedente. Ma all’orizzonte le difficoltà non mancano. «In pandemia si parlava molto di classi pollaio, ma ora la situazione peggiorerà perché bisogna accogliere a scuola anche i profughi giunti dall’Ucraina, ma le risorse dedicate all’istruzione saranno ridotte. Nelle prossime finanziarie c’è una riduzione della quota del Pil per l’istruzione, che passerà dal 4 al 3,5%». Quindi il contratto: «è scaduto ma ancora non firmato, una situazione di frustrazione per i lavoratori della scuola, con il potere d’acquisto eroso alla luce dell’inflazione alta e dell’aumento dei costi energetici».

Sanità

Infine Lorenzo Raia, segretario generale Uil Fpl Varese, ha parlato del comparto sanità ed enti locali. «Il risultato è stato straordinario come ci capita da un po’ di anni a questa parte. Ci siamo confermati il primo sindacato in provincia di Varese, aumentando i consensi e prendendo 1844 voti, che corrispondono al 39,5%». La Uil è diventata il primo sindacato all’Asst Sette Laghi, con il 34,29% dei voti, mentre all’Asst Valle Olona è stata sfiorata la maggioranza assoluta (48,6%). In aumento anche la percentuale all’Ats Insubria (23,39%). In totale nel reparto sanità sono stati eletti 40 delegati Rsu. «Avere un risultato di questo tipo dopo due anni di pandemia è una cosa che ci riempie di orgoglio, perché vuol dire che siamo riusciti ad essere vicini ai lavoratori in questi mesi pesanti con uno stress psicofisico notevole. La pandemia è stata affrontata dopo 20 anni di tagli alla sanità». Uno dei primi temi che verranno portati sui tavoli aziendali è proprio quello della carenza di personale. «Alcuni lavoratori si spostano in Svizzera o nel privato perché hanno retribuzioni più alte, o anche a parità di stipendio perché trovano situazioni lavorative migliori».

Enti locali

Negli enti locali è stato raggiunto il 22% di consensi, con la Uil che si è confermata la seconda organizzazione sindacale in provincia. La maggioranza assoluta è stata raggiunta in Camera di Commercio e al Comune di Induno Olona. «Siamo primi al Comune di Saronno e per la prima volta a Tradate – ha aggiunto Raia – a Varese nonostante 80 dipendenti in meno abbiamo preso 163 voti ed eletto 5 delegati, confermandoci il primo sindacato confederale». In totale negli enti locali sono stati eletti 77 delegati Uil. Anche nelle funzioni locali c’è il problema del calo di personale. «Negli enti mi dicono che non ce la fanno più e lavorano male – ha detto il segretario della Uil Fpl – ci sono carichi di lavoro importanti e una cattiva organizzazione».