Emergenza medici di base a Castellanza, il Pd: «664 firme per aprire un tavolo. E soluzioni»

CASTELLANZA – Sono già 664 le firme raccolte dal Pd di Castellanza per la petizione per chiedere il ritorno dei medici di base, che ancora mancano per 5000 cittadini. «Sono arrabbiati con un sistema che non sta dando risposte – spiegano gli esponenti Dem in piazza mercato – consegneremo le firme ad Ats, Asst e al Consiglio regionale attraverso i neoeletti Samuele Astuti e Pierfrancesco Majorino. E chiederemo un incontro a tutti gli enti preposti, affinché ci dicano cosa hanno intenzione di fare per risolvere il problema».

I cittadini protestano

In piazza sfila l’indignazione dei cittadini. L’ambulatorio temporaneo è una soluzione tampone che non basta. C’è chi aspetta da quattro giorni la ricetta per un farmaco salvavita e chi protesta perché ogni volta dopo aver fatto la coda, si trova di fronte un medico diverso a cui deve raccontare tutta la sua storia clinica. Disagi che derivano anche dai problemi strutturali che chi opera nell’ambulatorio è costretto a fronteggiare, come l’iniziale mancanza dei PC (ma «il paradosso è che da quando sono arrivati – rimarcano gli esponenti del Pd – il tempo per evadere le ricette è salito da tre a quattro giorni») o le mancate credenziali d’accesso («era così fino a tre settimane fa», all’ultimo sopralluogo dei Dem) al sistema informativo per i medici dell’ambulatorio.

Dem in piazza

«Siamo in piazza come negli ultimi due mesi, anche a campagna elettorale conclusa, a raccogliere le firme dei cittadini che lamentano la mancanza dei medici di base, ma anche le liste d’attesa per le prestazioni e l’eccessiva burocrazia all’ambulatorio temporaneo – fa sapere il segretario del Pd di Castellanza Alberto Dell’Acqua – fino ad ora abbiamo raccolto 664 firme di cittadini, tra cui anche quelle personali di esponenti di altre forze politiche. Avevamo chiesto di fare insieme questa iniziativa perché il problema non ha colore politico, se qualcuno vuole darci una mano ben venga».

Soluzioni cercansi

«Sappiamo che i medici che mancano oggi mancheranno anche domani, ma cerchiamo di portare soluzioni e di aprire un tavolo». Il consigliere comunale Gianni Bettoni invoca «interventi immediati. Non si può andare all’infinito in una situazione straordinaria. Questa precarietà deve finire. E se non ci sono medici bisogna trovare soluzioni emergenziali. Ci sarebbero medici volontari disponibili ad aiutare ma non vengono chiamati per problemi burocratici, eppure in una situazione straordinaria, con 5000 persone in difficoltà senza medico, occorrerebbe tentare tutte le soluzioni possibili. E mettere in campo una soluzione che possa essere replicata anche in altri comuni dove il problema si riproporrà. L’impressione è che ci sia una non volontà di agire».

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