Fagnano: ironia e sfottò di una campagna dove brilla il silenzio del centrodestra

FAGNANO OLONA – C’è, ma non si vede. E neppure si sente. Stiamo parlando del centrodestra di Fagnano Olona che, dopo aver regalato colpi di scena in serie nella fase delle scelta del candidato di sindaco e della composizioni delle liste, si è come inabissato. Forse in attesa dell’arrivo dei big di Forza Italia e Lega, ovvero di Lara Comi, che dovrebbe arrivare in paese il prossimo 19 maggio e, ma su questo c’è ancora riserbo si sta lavorando, del ministro Matteo Salvini. Intanto la campagna elettorale è in pieno fermento. Anche se, più che sulla rissa, i candidati la stanno giocando sull’ironia. Del resto, per il confronto a muso duro c’è ancora tempo.

Dai finti sequestri e ai super eroi della Marvel

Ci sono i programmi e i progetti. Ma fino a questo momento, se si escludono i momenti di presentazione delle liste, la campagna elettorale, che si gioca molto sui social, è segnata dall’ironia. Forse per stemperare le tensioni politiche che si sono accumulate negli ultimi tempi tra litigi, sgambetti, lotte intestine e fratture. Che in qualche modo hanno interessato quasi tutte le liste. O forse perché, gira e rigira, le cose da fare di certo non mancano, ma tutto sommato la gente di Fagnano sa bene quali sono. O ancora perché, più che sulle promesse si punta sulle premesse: ovvero, far vedere ai cittadini elettori qual è lo spirito che anima le differenti squadre in campo e quale sarà il mood con cui si intende amministrare il paese. Sta di fatto che le cose curiose e gustose non mancano. Dal sequestro del cartonato dell’attore che in un film ha interpretato Matti Virtanen, messo a segno dai Cinque stelle in sfregio (ironico) al candidato sindaco di Fagnano Bene Comune Paolo Carlesso, alla storia di un torneo di calcio (non tanto) frutto della fantasia, all’autoironia di Siamo Fagnano, che nell’annunciare la serata evento del 10 maggio utilizza le definizioni (coniate da altri) sulla composizione del loro progetto, all’immagine photoshoppata dei Fantastici 4 della Marvel con i volti dei candidati sindaco. Con tanto di quinto “incomodo”, ovvero l’ex assessore allo Sport Luca Vanetti, che nella visione di Cristina Selmo (autrice del photoshop) veste i panni di Silver Surfer e che in questa campagna elettorale, da battitore libero, sta ricoprendo il ruolo di fustigatore. Un po’ di tutti.

A fari spenti

«Stiamo incontrando tantissimi cittadini». Telegrafica. Che con l’arrivo di Elena Catelli sarebbe cambiata la musica nel centrodestra lo si era intuito più o meno subito. Dopo aver silenziato le troppi voci in libera uscita, la candidata sindaco di Più Fagnano, ha (apparentemente) spuntato anche gli artigli di tutti coloro che in passato erano abituati a graffiare. E anche coloro che hanno sempre mostrato di avere nel dna l’arte della polemica, oltre che delle politica, si sono adeguati alla linea soft proposta con autorevolezza, più che imposta d’imperio, dalla candidata. Linea che ha sorpreso tutti. In primis loro stessi. Tanto che più di un componente del gruppo Più Fagnano fatica a credere in questo nuovo clima, che da tempo era tutt’altro che sereno. Linea morbida, necessaria per far passare i tanti mal di pancia che c’erano. E che, sussurra qualcuno, non sono ancora del tutto guariti. Perché, seppur la cosa magari non traspare a tutti, la Catelli se non il cambio di passo, ha certo dettato il cambio di immagine. E così quel centrodestra litigioso, oggi appare, se non compatto, almeno più unito. Certamente concentrato a riprendersi ciò che, con un harakiri, ha perso sei anni fa. Anche se c’è chi è pronto a scommettere che le unghie sono solo a riposo. Pronte a venir sfoderate appena, qualora si dovesse vincere, bisognerà stabilire giunta e ruoli. Ma a questo per il momento nessuno ci pensa. E semmai sarà, lo farà prima di tutti Elena Catelli.

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