Fagnano, il PD esce allo scoperto: «Con Azione per fare fronte comune»

fagnano canavesi monfrini
A destra il segretario Pd Massimo Canavesi

FAGNANO OLONA – Re – Azione del Partito Democratico che coglie l’appello degli esponenti del partito di Calende e rilancia la sfida del “fronte comune” da opporre a Più Fagnano. Esce allo scoperto la segreteria locale dei dem, che, si legge in una nota ufficiale, «accoglie con favore la mano tesa da “Azione”, la neonata formazione politica della città».

Fronte unico

Il “fronte unico” – prosegue la nota – a cui si fa riferimento deve necessariamente avere come fondamento dei valori comuni: il rispetto della democrazia intesa come confronto costruttivo di idee e opinioni, la tutela dei diritti individuali e al tempo stesso il dovere della solidarietà che è il fondamento di una comunità civile. Tutto ciò a cui abbiamo assistito in questo anno e mezzo di amministrazione di destra ha rivelato tensioni e divisioni interne, repentini cambi di ruoli nelle istituzioni, ma soprattutto una totale noncuranza delle regole che derivano dai principi costituzionali per l’esercizio della funzione amministrativa, senza una visione futura del paese; si moltiplicano gli scontri e le contrapposizioni tra i cittadini a causa della mancanza di dialogo con i gruppi di opposizione e persino con le associazioni del territorio, preferendo soluzioni di comodo e difendendo interessi particolari.

Adelante adelante!

Tutti i fagnanesi che vogliono opporsi a questa deriva che paralizza la politica cittadina devono giustamente unirsi e collaborare per cercare una via alternativa che torni ad illuminare la città, e non solo in senso letterale, ma soprattutto simbolico, perché si armonizzi il futuro con la memoria storica e si torni a mettere al centro la tutela della salute del cittadino e dell’ambiente in cui vive. Siamo parte di un mondo che ci sta inviando da tempo segnali chiari sul degrado della nostra civiltà, che sfrutta e “divora” senza rispetto le forme di vita di cui fa parte nell’ecosistema. L’attuale pandemia ne è il tremendo risultato e non possiamo non riprenderci in mano il nostro futuro, anche politico.

Briciole o progetto?

In politica tutti sono attori, ma anche detrattori. I primi ci mettono la faccia, i secondi in genere pungono dietro le quinte. In maggioranza, ma anche in minoranza. Tanto che la notizia del Fronte comune è già oggetto di dibattito da alcuni giorni sulla scena politica del paese. Tanto che c’è chi ha accolto lo stimolo con un sospiro di sollievo e un “Finalmente, speriamo che la lezione dell’andare divisi e l’ultima sconfitta elettorale siano servite da lezione”, il commento di chi intravede nell’iniziativa un percorso. Ma anche chi osserva con scetticismo: “Un rimescolamento delle carte che rischia di fare ancora più confusione – aggiungono gli scettici ricordando – Il PD e Siamo Fagnano sono “separati in casa”, Bevilacqua è il leader di Azione, ma è ancora in Siamo Fagnano. Un po’ come il cane che insegue la coda”. E chi ricorda che “il fronte comune c’è già ed è nato non a freddo, ma tra i banchi del consiglio e i consiglieri di minoranza. Su temi concreti, amministrativi prima ancora che politici”.

Ma il commento più caustico arriva dalla maggioranza: “Per ora è il ritrovo di chi non è in consiglio comunale, ovvero Pd ed Azione. E’ vero che noi non brilliamo per unità di visione, ma se guardo quello che sta accadendo dall’altra parte con sto fronte comune, dico che da un po’ di briciole non può venire fuori una michetta“.

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