Insubria di Varese: convegni e webminar per i 50 anni di rapporti con la Cina

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VARESE – In occasione della celebrazione dei 50 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina il Centro di ricerca sulle minoranze (Cerm) dell’università Insubria di Varese propone un convegno a distanza per giovedì 10 dicembre per presentare l’ultimo numero della rivista OrizzonteCina. Il tutto preceduto da un seminario sulle “Sfide attuali della cittadinanza” di mercoledì 9 dicembre.

“Italia e Cina: 50 anni di relazioni”, questo il titolo del convegno organizzato dal Cerm dell’Università dell’Insubria per presentare il numero della rivista OrizzonteCina dedicato al cinquantesimo anniversario della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Repubblica Italiana e Repubblica Popolare Cinese. L’evento si svolgerà sulla piattaforma Teams il 10 dicembre dalle 10 alle 12 e si potrà accedere tramite il link apposito.

Con relatori d’eccellenza

L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di tre professori dell’Insubria: Paolo Luca Bernardini, direttore del Disuit; Barbara Pozzo, direttore del Didec; Paola Bocale, direttore Cerm. A presentare il numero di OrizzonteCina, moderati da Alessandra C. Lavagnino, direttore di parte italiana dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, saranno: Daniele Brigadoi Cologna, vicedirettore del Cerm e del Torino World Affairs Institute; Giovanni Andornino, Giuseppe Gabusi e Arianna Ponzini di TOChina Centre dell’Università di Torino e Torino World Affairs Institute.

Gli autori discuteranno dell’evoluzione storica e degli scenari futuri delle relazioni italo-cinese con Stefano Beltrame, ministro plenipotenziario, ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e con Barbara Pozzo, in qualità di Principal Investigator dell’Unità di ricerca Insubria nell’ambito del Progetto Prin: “The One Belt One Road Initiative”.

In un momento delicato

Come spiega Giovanni Andornino nell’introduzione al numero 2/2020 della rivista: «Il 50° anniversario della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Repubblica italiana e Repubblica popolare cinese (6 novembre 1970-2020) cade in corrispondenza di un significativo deterioramento del quadro politico ed economico internazionale. La pandemia da Covid-19, gli effetti del momento jacksoniano sulla politica estera statunitense sotto la presidenza Trump, e la crescente fermezza dell’Unione Europea nei confronti di Pechino hanno accelerato il riallineamento dei fattori che hanno sino ad ora abilitato l’agenda di rigenerazione della nazione cinese perseguita dal Partito-Stato cinese sotto la guida di Xi Jinping. Il comunicato diramato al termine della 5ª sessione plenaria del 19° Comitato centrale del Partito comunista cinese lo scorso 29 ottobre 2020 riflette questa consapevolezza e segnala come i vertici del Partito-Stato constatino un profondo modificarsi dell’equilibrio di potenza internazionale. Particolarmente esposta dopo la firma del Memorandum of Understanding per la collaborazione sulla Belt and Road Initiative nel 2019, l’Italia appare stretta tra la necessità di rinnovare la propria agency sul piano internazionale attraverso tangibili e puntuali manifestazioni di autorevolezza e il rischio di una crescente irrilevanza mascherata da autorappresentazioni consolatorie, poco efficaci a evitare una scomoda posizione di soggezione alla dialettica tra Stati Uniti e Cina».

Sfide di oggi

Un’altra iniziativa del Cerm è “Sfide attuali della cittadinanza”, in programma mercoledì 9 dicembre dalle 14 alle 17 a distanza, su Teams. I tre professori dell’Insubria Daniele Brigadoi Cologna, Lino Panzeri e Barbara Pozzo affronteranno l’argomento con: Jada Bai, Fondazione Italia Cina; Marilena Umuhoza Delli, scrittrice; Fatima Edith Maiga e Xavier Palm #italianisenzacittadinanza; Sabrina Onana, regista del documentario “Crossing the color line” di cui saranno proiettati alcuni brani.

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