Fagnano indisciplinata. Il sindaco: «State a casa, basta scuse». Blindati i Calimali

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FAGNANO OLONA Quattro casi di cornavirus a Fagnano: tre in osservazione e uno ricoverato in ospedale. Quattro persone denunciate perché hanno violato le norme di restrizione in vigore. Area dei Calimali sul fondovalle chiusa da questo pomeriggio e possibile chiusura anche della pista ciclopedonale. Tra contagi e chiusure per limitare assembramenti, quello stilato dal sindaco Elena Catelli sembra quasi un bollettino di guerra. E proprio il primo cittadino rilancio con forza l’appello: «State a casa. Anche qui a Fagnano c’è ancora troppa gente in giro. Da oggi, mercoledì 18 marzo, controlli ancor più restrittivi. Ora non ci sono più scuse».

Il punto della situazione

Nella riunione di questa mattina al Castello è stato dato il via libera alla costituzione del Centro operativo comunale che lavorerà sull’emergenza coronavirus all’interno anche di rete provinciale. Ed è stata presa la decisione di blindare l’approdo dei Calimali sul fondovalle. «Ringrazio i Calimali per la grande disponibilità dimostrata – ha spiegato il primo cittadino – ma il loro approdo in questi giorni è stato molto frequentato da persone che passeggiavano. L’associazione sia chiaro non ha alcuna responsabilità, anzi si è messa a disposizione per delimitare l’area e rimuovere le panchine». Al Castello si sta anche valutando la chiusura della pista ciclabile, ma per adottare questo provvedimento sarà necessario un passaggio con la Provincia di Varese.

Giro di vite sulle “boccate d’aria”

Troppe le segnalazioni di gente a passeggio e in capannelli che sono giunte in Comune. Un po’ su tutto il territorio: nelle piazze, in valle, sulla ciclabile. «Io stessa – spiega il sindaco – ho visto persone sedute sulla panchine in piazza Alfredo Di Dio. Ho chiesto loro cosa stessero facendo ricevendo anche risposte scocciate. Non è possibile, c’è gente che sta lottando negli ospedali per curare i pazienti e persone in rianimazione per questo virus. E’ inaccettabile che ci siano persone che non hanno ancora capito la gravità della situazione, se ne fregano e non hanno rispetto per gli altri».

Alla luce di questa situazione il sindaco, che lavora in stretto contatto anche con le forze dell’ordine, annuncia un giro di vite sui controlli da parte dei carabinieri e della polizia locale. Che a questo punto saranno ferrei. «È davvero sconfortante – conclude Catelli –  arrivare a questo. Eppure non dovrebbe essere difficile capire che stare a casa non significa essere in vacanza. Non possiamo fregarcene. E non è difficile capire che dobbiamo proteggere e aiutare le persone che devono andare al lavoro per garantire i servizi necessari e fondamentali. Per non parlare di chi la vita la sta rischiando per la nostra salute. Chi in questo momento se ne frega della situazione è una persona ignobile».

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