Fagnano, sede della Lega nel mirino: dopo i lumini appare un cartello di sfottò

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FAGNANO OLONA – In paese la politica (o chi se ne interessa) non dorme di notte. E lancia segnali: accende lumini e mette cartelli davanti alla sede della Lega, che ormai è diventata come i famosi tazebao di sessantottina memoria, sui quali venivano affissi i messaggi politici.

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L’ultima incursione questa notte, di martedì 18 febbraio, quando una mano anonima e biricchina ha appeso un cartello (nella foto) fuori dalla sede del Carroccio con scritto: “Offerta libera. Grazie. P.S. Non riescono a gestire un’utenza, ma vogliono amministrare Fagnano“. L’inchiostro utilizzato è rigorosamente verde. Tonalità che richiama quel “La pacchia è finita“, a bomboletta, tutt’ora presente sul muro e che risale alla note della devastazione dei locali. A oggi rimasta ancora senza colpevoli.

Chi sia stato certo non è dato saperlo. Quel che si può dedurre è che l’anonimo messaggero segue con molta attenzione le vicende (non solo politiche) del paese. E dice come la pensa. Impossibile anche dire se chi ha affissa il cartello sia lo stesso anonimo che ha acceso i lumini dopo il taglio delle utenze. Di certo però in comune hanno il senso dell’ironia caustica nei confronti della Lega fagnanese.

Sta di fatto che il cartello è rimasto affisso al davanzale della finestra della sede solo qualche ora. A metà mattina, una mano (anche questa anonima) ha provveduto a rimuoverlo. Non in tempo per evitare lo scatto di qualche smartphone e la condivisione. Che a Fagnano e non solo sta diventando virale.

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